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Altra tragedia nel Mediterraneo, tra le vittime donne e bambini

Oggi sono stati recuperati circa 90 migranti, quasi tutti uomini, a bordo di un gommone che ne trasportava circa 130. Le donne ed i bambini sono le vere vittime di quest’ennesimo naufragio, sono ben 40, infatti, le vittime tra di essi.

Molte di queste tragedie che da tempo inorridiscono l’Europa, sembrano essere appositamente progettate da scafisti professionisti che hanno fatto del traffico di essere umani la loro principale attività. In seguito ad un’inchiesta di una giornalista inglese, si è venuti a conoscenza del nome di uno dei magnati di questo business, un etiope di nome Ermias Ghermay. La polizia italiana sta utilizzando tutte le tecniche a sua disposizione, anche in collaborazione con i servizi segreti, per intercettare e catturare lui ed i suoi luogotenenti.

Queste persone commerciano altri essere umani e spesso decidono anche della loro vita, semplicemente per denaro. La situazione politica in Libia non avvantaggia certo la soluzione di questo enorme problema umanitario. Il caos e le difficoltà comunicative all’interno del paese, rendono difficile qualsiasi tipo di collaborazione con le istituzioni libiche, impedendo una facile e rapida soluzione al caso degli scafisti. Il governo non ha il pieno riconoscimento internazionale e la diplomazia stenta ad essere implementata. Inoltre il disordine istituzionale comporta anche una maggiore facilità di sviare le ricerche di malviventi. Essi riescono a sfuggire a controlli spesso insufficienti, complice anche l’enorme livello di corruzione che affligge il paese.

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