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Copenaghen: ucciso il killer autore degli attentati, arrestate due persone

Nel pomeriggio di sabato e nella notte tra sabato e domenica, due attacchi terroristici hanno infiammato Copenaghen.

Il primo è stato effettuato mentre si stava svolgendo un convegno nel quale veniva ricordata la strage del gennaio scorso a Parigi, avvenuta nei locali del giornale satirico Charlie Hebdo, il secondo è stata una sparatoria vicino ad una sinagoga, nella quale è rimasto ucciso il guardiano, ed altre due persone sono state ferite.

Nella mattinata di domenica è stato ucciso il killer che aveva portato l’attacco al convegno al Krudttønden café, ed è stato eseguito un blitz in un internet cafè, nel corso del quale la polizia danese ha effettuato due arresti. La prima vittima si è registrata nell’attacco al convegno, dove altre tre persone sono rimaste ferite.

La polizia ha quindi prontamente reagito agli attacchi terroristici, e l’uomo ucciso, che secondo un quotidiano danese si chiama Omar Abdel Hamid El-Hussein, è stato indicato come il responsabile dei due attacchi. Il terrorista aveva 22 anni ed era nato in Danimarca, ed era in libertà da due sole settimane dopo aver scontato una condanna che gli era stata inflitta per aver accoltellato una persona su un treno nel novembre di due anni fa.

Il suo nome era quindi già noto alle forze di polizia, per il suo arresto e per altri precedenti con possesso d’armi e violenze. Le indagini della polizia sono ora concentrate sulla verifica delle azioni di Omar Abdel Hamid El-Hussein; si vuole infatti capire se il 22enne abbia agito da solo od insieme ad altri e soprattutto se esista una “rete” di possibili complici.

In questo momento, secondo le indiscrezioni filtrate da ambienti della polizia, l’ipotesi più probabile è che abbia agito come un “lupo solitario”. Dalle prime indagini è emerso che dopo l’attentato al Krudttønden café, il killer si è servito di un taxi per allontanarsi, e successivamente si è diretto a piedi verso la sinagoga, dove è avvenuto il secondo attentato terroristico. Grazie alle indicazioni del taxista, la polizia ha trovato il killer dopo il suo rientro e dopo avergli dato “l’alt”, visto che era armato e si apprestava a far fuoco, hanno sparato, uccidendolo.

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