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Scandalo Fifa: tangenti anche per i Mondiali francesi del 1998

Gli agenti dell’Fbi continuano le loro indagini riguardo alla corruzione nella Fifa, e spunta la possibilità che siano state pagate delle tangenti anche per l’assegnazione del mondiale 1998 che si disputò in Francia e che venne vinto proprio dai “blues”.

L’azione dell’agenzia americana fa tremare i polsi anche a Russia e Qatar, assegnatari delle fasi finali del 2018 e del 2022, che temono ora di veder rimessa in ballo l’assegnazione. L’assegnazione del mondiale francese viene citata da un ex manager della federazione internazionale, Chuck Blazer, l’uomo che con le sue dichiarazioni ha dato il via all’indagine.

Secondo Blazer, alcuni membri Fifa erano d’accordo per “accettare tangenti”, e che questo è accaduto non solo per il mondiale sudafricano del 2010, ma anche in edizioni precedenti. Blazer parla quindi di tangenti a partire dal 1992 per l’edizione Francia 1998 e dal 2004 fino al 2011 per il mondiale sudafricano.

Nel frattempo sono arrivate le dimissioni del riconfermato presidente, Sepp Blatter, e questo ha portato Loretta Lynch, ministro della Giustizia USA ad augurarsi che a seguito di questa scelta la Fifa sia in grado di ritrovare la sua strada maestra di promozione e nello stesso tempo regolamentazione, dello sport. Lo stesso auspicio è stato formulato anche dalla Casa Bianca, che spera che l’occasione del cambio di “leadership”, sia una svolta radicale che rilanci l’immagine pubblica della Fifa.

Intanto anche l’Interpol ha emesso dei “red notice” nei confronti sia dell’ex vicepresidente Jack Warner, del paraguayano Nicolas Leoz, dell’argentino Alejandro Burzaco, del brasiliano Josè Marguiles, e di altri due argentini, Hugo e Mariano Jinkis, tutti a vario titolo implicati nella faccenda. Gli Stati Uniti sono decisi a “vedere chiaro” sulle procedure di assegnazione delle fasi finali dei mondiali, e tutto questo arriva dopo molti anni di polemiche che hanno interessato lo stesso Blatter, specialmente dopo che è stato assegnato al Qatar il mondiale del 2022. Le maggiori polemiche hanno riguardato il fatto della scarsa esperienza del paese mediorientale nell’ambito calcistico e l’inadeguatezza delle infrastrutture. Nello stesso tempo i paesi coinvolti, Russia e Qatar, respingono perentoriamente le accuse nei loro confronti e le critiche che si sono levate da molte parti.

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