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Sinodo della famiglia: “No a compromessi, non è un Parlamento”, la Chiesa in bilico tra rivoluzioni e dogmi

Papa Francesco Bergoglio ha aperto ufficialmente il sinodo della famiglia con un discorso franco e diretto, ieri, 4 Ottobre 2015.

Il Sinodo “non è un Parlamento”, si è affrettato a sottolineare il Santo Padre davanti a duecentosettanta vescovi provenienti da tutto il mondo e novanta funzionari da varie chiese cristiane.
Con questa espressione, papa Bergoglio ha voluto ribadire come il Sinodo debba deve agire con parresia (libertà di parola), saggezza e zelo dottrinale, ma soprattutto non deve scendere a compromessi.
Obiettivo di questo atteso appuntamento deve essere il bene della famiglia, della Chiesa e delle anime, ragion per cui occorre aprirsi allo Spirito Santo, senza scendere agli umani  patteggiamenti per raggiungere un consenso comune: questa è la sostanza del messaggio trasmesso dal Papa.

Argomenti centrali del sinodo sulla famiglia saranno la comunione ai divorziati che hanno operato un nuovo matrimonio e l’omosessualità. Quest’ultima questione è ancor più rilevante dato la recente rivelazione di monsignor Krzysztof Charamsa, che ha svelato di essere omosessuale e, in seno ad una discussa conferenza stampa, ha presentato il proprio compagno, con cui convive. Il teologo e presbitero polacco è stato allontanato dal Vaticano.
A questo proposito, il Papa ha espresso il desiderio di un confronto sincero e fraterno; è risaputo, infatti, che esistono opinioni piuttosto discordanti per ciò che riguarda l’unione tra omosessuali, non solo tra i Vescovi e gli uomini di chiesa, ma in seno alle gente comune( se, ad esempio, è abbastanza unanime un consenso collettivo in tema di diritti civili, già l’opinione pubblica si spacca su una possibilità di affidamento di minori a vantaggio delle coppie di fatto)

Ieri mattina, Francesco Bergoglio, durante l’omelia della Santa Messa in Piazza San Pietro che ha preceduto l’apertura del Sinodo, al di là degli orientamenti che emergeranno, ha ritenuto indispensabile evidenziare come la Chiesa non deve puntare il dito per giudicare gli altri, ma al contrario deve essere “ospedale da campo”, con le porte aperte, pronta ad accogliere e a sostenere chiunque.
Allo stesso tempo, però, il Pontefice ha ribadito l’importanza del vincolo coniugale, e di quanto questo abbia un significato indissolubile.

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