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Tour de France 2014-15: il Re è Froome, per Nibali quarto posto e tanti rimpianti

L’edizione 2015 del Tour de France si è conclusa, con giusto merito e non senza le inevitabili polemiche e sospetti,  con la vittoria del britannico Chris Froome. Trionfatore, invece, della classifica a punti Peter Sagan, complice una sequela infinita di podi e piazzamenti, senza che lo Slovacco riuscisse mai a cogliere la meritata vittoria. Maglia a pois della classifica degli scalatori ancora sulle spalle di  Froome, mentre quella dei giovani, la Maglia Bianca, è stata vinta da Nairo Quintana. Il Colombiano, che lo scorso anno aveva trionfato nel Giro d’Italia, si è classificato anche secondo nella generale, precedendo il compagno di squadra Valverde ed il nostro Vincenzo Nibali, autore di una bella impresa nella terzultima tappa che si è conclusa a La Touissure. Per il Siciliano vittoria davanti a Quintana, che si è ripetuto al secondo posto anche nella tappa successiva che terminava sull’Alpe d’Huez, che è stata vinta dal francese Bardet.
Nella passerella finale dell’ultima tappa, con il carosello del gruppo sugli Champs Elisèe, quarta vittoria in volata per il tedesco Andrè Greipel.

Una leadership quella del britannico della Sky messa in discussione soltanto nelle ultime due tappe alpine dove si sono verificati gli attacchi più incisivi da parte di Nibali e di Quintana. La 19esima tappa è stata quella dello “Squalo”; il Siciliano dell’Astana ha attaccato in salita ed è riuscito ad arrivare da solo dopo una fuga durata 60 chilometri, mettendo a segno il colpaccio, e timbrando una riscossa che i tifosi italiani si aspettavano dalla prima settimana nella quale l’uomo Astana, complice anche una caduta, aveva perso terreno in classifica. Un campione come lui non poteva certo venire via dalla corsa francese senza ottenere una vittoria di tappa e lo ha fatto in modo splendido timbrando l’arrivo in salita di La Toussiure, dopo una cavalcata emozionante.
Per il Siciliano si tratta della quinta vittoria di tappa in totale alla Grande Boucle, ed è arrivato dopo una giornata di attacchi, iniziando fin dal primo Gpm di giornata. La stoccata decisiva Nibali l’ha data quando mancavano 60 chilometri all’arrivo e si stava scalando la Croix de Fer, L’Italiano ha prima ripreso Rolland, che era in testa alla corsa, e dopo lo ha staccato quando è iniziata l’ultima salita, quella che portava al traguardo. Ma anche dietro di lui la corsa si è infiammata e nel gruppo maglia rosa è stato Quintana ad attaccare, supportato anche da Valverde. Il Colombiano quando mancavano 5 chilometri dal traguardo ha lasciato tutti sul posto e si è messo in caccia di Nibali rosicchiando anche parte del vantaggio, ma soprattutto dando 30 secondi di distacco alla maglia gialla. Con questa vittoria Nibali si è riportato anche sotto in classifica generale, sfiorando il podio.

Il giorno dopo, nella tappa che si concludeva all’Alpe d’Huez, cima tanto cara a Coppi e Pantani, Froome deve ancora difendersi dagli attacchi dei suoi rivali. Prima della salita finale si scala ancora una volta la Croix de Fer e già qui Quintana con il fido Valverde attaccano, trovando un alleato in Nibali. Nella successiva discesa rientrano sia Froome che Contador, ed andando verso la salita finale, l’Inglese può contare su due compagni di squadra molto forti come Poels e Roche. Quando inizia l’Alpe d’Huez il gruppo maglia gialla si sfalda sotto gli attacchi di Quintana, mentre Nibali fora e perde terreno. Davanti Froome mette i suoi gregari a controllare gli scatti del giovane sudamericano e resiste, mentre perde terreno Contador che viene raggiunto da Nibali. In testa alla corsa il fuggitivo di giornata Geniez, viene raggiunto dal compagno di squadra Pinot e dal canadese Hesjedal, che poi lo staccano. Quintana scappa via, raggiunge e supera sia Geniez che Hesjedal, ma non riesce a vincere la tappa, chiudendo a 18 secondi dal vincitore. Froome arriverà insieme a Valverde, con 1 minuto e 20 secondi da Quintana, ma mantiene la maglia gialla, mentre il Colombiano si rammarica per aver portato gli attacchi solo nelle ultime due tappe impegnative sulle alpi. Nibali arriva in ritardo, insieme a Contador, e si deve accontentare della quarta posizione, precedendo lo Spagnolo, recente vincitore del giro d’Italia.

L’ultima tappa prevedeva la passerella per il vincitore, ed a 70 chilometri dal traguardo, quando si è passati per la prima volta sotto lo striscione del traguardo, prima dei 10 giri finali sul circuito della capitale francese, il tempo è stato neutralizzato dato l’asfalto viscido che poteva provocare cadute. Durante i giri del circuito ci sono stati dei tentativi di prendere il largo, ma la corsa è stata sempre controllata dalle squadre dei velocisti ed alla fine il successo di tappa è stato conquistato ancora una volta da Greipel, che ha battuto Coquard, dopo aver rimontato Kristoff che aveva lanciato la volata. Sagan si è piazzato al settimo posto, ma aveva già la certezza di aver vinto la Maglia Verde.
Alla fine una vittoria meritata per Froome, anche se solo con 1 minuto e 12 secondi di vantaggio su Quintana, mentre gli altri sono ben  più distanti, come dimostrano Valverde,  terzo,  a più di 5 minuti, Nibali a più di 8 minuti, e Contador a quasi 10 minuti di distacco.
Alla  Movistar di Quintana e Valverde,  la soddisfazione di imporsi nella classifica a squadre.

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