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Ungheria: no all’asilo politico chiesto dall’Unione Europea

L’Ungheria è pronta a prendere una posizione decisa e sicuramente controversa nei confronti dell’emergenza immigrati che sta creando non pochi grattacapi all’Unione. Dopo aver annunciato la possibile costruzione di un muro al confine con la Siria di altezza pari a 4 metri e lungo ben oltre i 175 metri, il governo ungherese ha annunciato che non ha intenzione di obbedire alle regole sancite dall’accordo di Dublino sull’immigrazione e che disattenderà la regola in base alla quale lo Stato membro che deve prendere in esame le domande d’asilo degli immigrati è quello in cui il soggetto ha fatto per primo ingresso.

L’Ungheria, però, negli ultimi due anni sta conoscendo un vero e proprio boom di immigrati, provenienti da diversi paesi come Pakistan, Afghanistan o Siria. L’Ungheria, già alle prese con i delicati problemi interni, non sarebbe in grado di affrontare un afflusso così elevato come quello che si sta registrando negli ultimi semestri, così il governo di destra non ha esitato a dire stop alle richieste d’asilo.

Di fronte all’annuncio del governo ungherese, l’Unione Europea non è rimasta inerte e ha subito chiesto chiarimenti su tale inaccettabile posizione. Particolarmente rigida la riguardo la risposta del governo austriaco, la nazione che potrebbe avere le conseguenze maggiori dalla decisione dell’Ungheria: secondo il ministro degli esteri austriaco, infatti, l’Austria più di tutti non può tollerare tale sospensione della normativa di Dublino da parte del governo ungherese. In attesa di ulteriori chiarimenti da quest’ultimo, la situazione è sempre più delicata ed accesa.

 

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