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Coronavirus: la tragedia Lombarda e i nuovi possibili provvedimenti del Governo

Alla luce degli ultimi dati divulgati dalla Protezione Civile, nella consueta conferenza stampa giornaliera, si può notare come la situazione non sembri migliorare. Infatti si vede come l’aumento dei casi positivi al coronavirus e i morti, stiano superando le cifre riscontrate in Cina. Questa, ovviamente, non è una buona notizia e il Governo ha deciso di intervenire.

I dati

L’aumento dei casi, in Italia, è di 475 positivi al giorno. Inoltre non cala il numero di ricoverati nei reparti ormai al collasso di terapia intensiva, 2498. L’aumento riscontrato nella giornata di ieri è di 241 rispetto alla precedente. La Lombardia è la regione più colpita e messa a dura prova. Infatti la cifra dichiarate è di 10006 casi, di cui molti sono ricoverati nelle strutture ospedaliere e altri, invece, in isolamento domiciliare. Notizie buone per quanto riguarda i bambini positivi al coronavirus, non ci sono casi gravi o vittime.

La situazione in Lombardia

La situazione in Lombardia sta continuando ad aggravarsi e Bergamo sembra essere in prima fila in questa battaglia. Il presidente della regione, Attilio Fontana, chiede al premier Conte una stretta maggiore e l’intervento dell’esercito per garantire il rispetto delle regole. Infatti uno dei nodi su cui potrebbe esserci una nuova morsa, è quella relativa a passeggiate e corsette che non sembrano svolgersi in solitudine, così come è stato concesso finora, sempre munendosi di relativa autocertificazione. Qui viene richiesta anche la chiusura al pubblico di studi professionali e uffici, a parte quelli che gestiscono e garantiscono servizi essenziali.

Il colloquio è stato ritenuto essenziale visto l’aggravarsi della situazione a Bergamo. Qui è intervenuto telefonicamente anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Durante il colloquio con Giorgio Gori, il sindaco della città, ha dimostrato grande solidarietà ai cittadini e ha invitato tutti a tenere duro durante questa emergenza che sta decimando la popolazione. Infatti resta nel cuore, a detta del Presidente della Repubblica, l’immagine dei mezzi dell’esercito in colonna con all’interno bare, dirette verso la cremazione in altre regioni, impossibili da gestire nel cimitero della città.

Papa Francesco, durante la messa mattutina a Santa Marta, ha chiesto ancora una volta di pregare per tutti coloro che sono in prima linea in questa “guerra”. Quindi medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero che opera senza sosta in questo difficile momento per l’Italia e il mondo.

Scenari futuri possibili

Il Ministro per i rapporti con il parlamento, Federico D’Inca’, in collegamento con Uno Mattina, ha dichiarato l’intenzione del Governo di chiedere agli italiani maggiori sacrifici. Infatti alla luce degli ultimi eventi che coinvolgono runner che fanno jogging in compagnia, persone che si riuniscono in casa senza alcun motivo valido, la stretta temporanea sarà ritenuta necessaria.