Curiosità

La Festa di San Patrizio tra mito e realtà

Nemmeno la pandemia può fermare la forza inarrestabile di una delle feste più amate al mondo, il Saint Patrick Day! Da sempre simbolo della cultura irlandese, quest’anno verrà festeggiata con una serie di eventi streaming in diretta dai pub più famosi della nazione.

Il Global Greening, come nel 2020, illuminerà di verde alcune delle location più suggestive in Italia e nel resto del mondo.

San Patrizio, i serpenti e il colore verde

Sulla figura di #SanPatrizio circolano un numero imprecisato di leggende e falsi miti. La prima riguarda senza dubbio le sue origini. Anche se viene considerato a tutti gli effetti un santo irlandese, in realtà Patrizio nacque in Bretagna e fui portato in Irlanda a 16 anni dopo essere stato rapito dai pirati.

Un altro errore comune riguarda il colore verde. Questa tonalità infatti venne associata al 17 marzo non in onore del santo quanto piuttosto per rendere onore al movimento per l’indipendenza nazionale. Il colore del Patrick’s day in origine era il blu.

Infine i serpenti. Chi ama l’Irlanda sa che questa nazione non contempla l’esistenza di questi rettili. Fin dalla notte dei tempi si è ritenuto che fosse stato San Patrizio a condurli fuori dai confini irlandesi. La ricerca scientifica ha invece stabilito che, a causa delle condizioni climatiche dell’isola, i serpenti non vi hanno mai messo piede, pardon, spire!

Il cappello da folletto

Uno dei meriti di #SanPatrizio è stato quello di aver creato uno speciale connubio tra la sua opera di evangelizzazione e il rispetto per la cultura millenaria dei Celti.

Questo è il motivo per cui nei festeggiamenti dedicati al santo troviamo una serie di simboli che strizzano l’occhio sia al mondo cristiano che a quello pagano. Il trifoglio, ad esempio, venne usato dal santo per spiegare il mistero della Santa Trinità cristiana ai Celti.

Ogni parata, dalla prima che si tenne a Waterford nel 1903 alle più recenti pre-pandemia, si apre con la sfilata di una miriade di berretti verdi.

Questa usanza è in realtà un omaggio al cappello dei Leprechaun, abitanti misteriosi del popolo delle fate che si pensava nascondessero una pentola d’oro proprio all’interno del copricapo.