FaceGloria: arriva il Facebook religioso, niente gay e amen al posto dei like per il social che spopola in Brasile

Il nuovo network per i fedeli evangelici, online da giovedì 4 giugno ripropone alcune delle funzionalità del più famoso (e sicuramente più utilizzato almeno al momento) “Facebook”.

Già dal nome, il social religioso, come è stato subito ribattezzato, si avvicina moltissimo alla creatura di Zuckerberg. I creatori hanno, infatti, scelto come identificativo l’appellativo di “FaceGloria” e hanno previsto una procedura di iscrizione uguale a quello del “fratello maggiore”.
Anche i colori si avvicinano a “Facebook”, la home è infatti azzurra, e pur riportando in bella vista alcune nuvole candide (che dovrebbero ispirare tranquillità nei navigatori) l’impressione che si ha, è quella che i gestori abbiano voluto cavalcare il successo planetario del social americano.

“FaceGloria, nato con l’intento di veicolare la fede cristiana nel Mondo mettendo in contatto i i fedeli del credo evangelico dell’intero Pianeta, si propone infatti di “condividere l’amore e la sapienza cristiana” ed è per questo che i gestori hanno vietato categoricamente la condivisione di foto allusive, o che comunque possano far pensare a sesso, droga e adulteri. Bandite anche le parolacce o i baci fra due persone dello stesso sesso, via libera, invece ad un bel bikini in riva al mare :

“Perchè spiaggia e natura sono doni di Dio”

Il battesimo del nuovo “Facebook” ha avuto dei padrini di eccezione, la piattaforma è stata, infatti, lanciata dai maggiori cantanti gospel del pianeta, (da Bruna Karla ad Aline Barros) durante la giornata che si concludeva con “la marcia per Gesù” a San Paolo del Brasile. Lo scopo dichiarato è quello di mettere in contatto i credenti di tutto il Mondo e di fornire loro una piattaforma, raggiungibile da ogni parte del Pianeta, su cui condividere esperienze legate alla religiosità.

Il portale che nei primi giorni ha avuto un boom imprevisto, ha già raggiunto la quota di 50.000 iscritti, iscritti che si sono scatenati in rete, e che visto il successo probabilmente cresceranno ancora a dismisura.