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Importazione di uova contaminate in Italia: continuano le perquisizioni dei Nas su tutto il territorio

DUE NUOVI CASI SCOPERTI DAI NAS – Dopo la scoperta, avvenuta nei giorni scorsi, di alcune partite di uova provenienti da Francia, Belgio e Olanda e contaminate dal Fipronil (un insetticida messo al bando nell’allevamento di animali) in alcuni centri di imballaggio sul territorio italiano, continua senza sosta l’attività di controllo dei Nas (Nucleo Antisofisticazioni). Nelle ultime ore, infatti, sarebbero stati registrati infatti ben due nuovi casi di campioni di uova risultati positivi al Fipronil e posti sotto sequestro, dato che non facevano parte di quelle partite già inserite nella “black list” stilata dal Ministero della Salute. In una breve nota diffusa proprio nelle ultime ore dal nucleo facente parte del Corpo dei Carabinieri si spiega che le attività di controllo sono in “piena fase esecutiva”, anche se non viene specificato quali siano le due regioni che hanno fatto registrare i nuovi casi di positività.

PASSATA AL SETACCIO L’INTERA FILIERA NAZIONALE – Nella scorsa settimana a finire nel mirino erano stati dei centri di imballaggio ubicati in Campania, Lazio e Marche: da lì la decisione di passare al setaccio l’intera filiera nazionale degli oviprodotti, procedendo non solo ad ispezioni ma anche a sequestri preventivi “ove fosse necessario”. Tuttavia, ad essere interessate dall’arrivo di uova contaminate sono state anche la Lombardia (dove si segnalava una partita di omelette surgelate positive al famigerato insetticida) e anche in Emilia Romagna: qui un’ingente quantità di prodotti a base di uova francesi è stata bloccata appena in tempo prima di essere distribuita e poi commercializzata. Secondo gli esperti di sicurezza alimentare, l’assunzione di uova contaminate (tuttavia solo in grandi quantità) può provocare seri danni al sistema nervoso, ai reni e alla tiroide.