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Incendi Australia: prodotte 400 milioni di tonnellate di CO2

Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) della città di Boston (Stati Uniti) ha presentato un interessante report sul livello di emissioni di CO2 prodotte dagli incendi in Australia dal mese di settembre dello scorso anno ad oggi. Secondo quanto annunciato dal MIT, il disastro ambientale che sta devastando la costa australiano ha generato 400 milioni di tonnellate di anidride carbonica, un quantitativo prodotto nell’arco di dodici mesi da più di cento nazioni (tra le meno inquinanti). Il dato è di poco inferiore a quello registrato sempre in Australia nella storica stagione degli incendi tra il 2011 e 2012, quando venne raggiunto il valore di 600 milioni di tonnellate di CO2.

Il ruolo del climate change

I cambiamenti climatici hanno giocato un ruolo importante negli incendi australiani degli ultimi mesi. Se è vero da una parte che il climate change non provoca incendi, dall’altra parte corrisponde a realtà il fatto che la diminuzione delle piogge e l’aumento costante delle temperature (causate, queste sì, dai cambiamenti del clima) trasformino piante, alberi e suolo in una sorta di carburante capace di ingigantire gli effetti di un qualsiasi incendio.

In 4 mesi prodotta una quantità di CO2 uguale a quella del Regno Unito in un anno

La quantità di anidride carbonica prodotta da settembre fino a gennaio dagli incendi in Australia è la stessa di quella che il Regno Unito produce nell’arco di un anno. Un altro metro di paragone è rappresentato dagli aerei: 400 milioni di tonnellate di CO2 corrispondono a metà delle emissioni di anidrida carbonica generate dagli aerei di tutto il mondo. Se si confrontano i valori di CO2 prodotta dai terribili incendi in California nel 2018 e quelli australiani degli ultimi quattro mesi, si scopre che i secondi hanno generato emissioni per un valore nove volte superiore rispetto ai primi.