Curiosità

Le batterie degli smartphone del futuro andranno a “funghi”?

Mihri and Cengiz Ozka, entrambi professori presso il “Riverside Bourns College of Engineering“, sono ad un passo dal rivoluzionare la tecnologia dei supporti energetici.

Difatti i due esperti hanno congegnato un innovativo anodo per batteria. Nello specifico il nuovo anodo agli ioni di litio sembrerebbe essere creato con tessuti organici provenienti dai funghi “Agaricus Bisporus” comunemente conosciuti come Funghi Portobello. L’Agaricus Bisporus è una variante dei di funghi Prataioli (Champignon di Parigi) straordinariamente diffusi e, comunque, facili da coltivare.

Al momento lo standard di produzione industriale per l’assemblaggio degli anodi delle batterie al litio è la grafite. La grafite ha un costo elevato tanto per l’ambiente quanto per la produzione stessa; difatti il trattamento per rendere la grafite idonea a divenire un anodo è costoso ed altamente inquinante.
I materiali organici come biocarburanti o biomassa in virtù dell’elevato contenuto di carbonio si prestano ad essere ottimi succedanei dei tradizionali materiali adoperati in diversi settori produttivi.
Questo è, per l’appunto, il caso del fungo Portobello che per particolari caratteristiche chimiche si presenta come una valida alternativa alla grafite.

L’elevata porosità dei tessuti del fungo consente di aumentare la capacità di stoccaggio dell’energia elettrica, ed un drastico abbattimento delle dispersioni. Inoltre, l’Agaricus Bisporus è il fungo con la più elevata concentrazione di potassio mai registrata; tale caratteristica ne esalta la sue capacità elettrolitiche.
Il ricorso al carbonio organico aumenta, inoltre, la vita media della batteria al litio, implementando il numero dei cicli di ricarica possibili.
Tali caratteristiche chimico-fisiche della biomassa (Agaricus Bisporus) combinate con l’ecosostenibilità di produzione della stessa e il crescente fabbisogno energetico per la tecnologia mobile, potrebbe costituire la soluzione ottimale per soddisfare le esigenze produttive e la salvaguardia dell’ambiente.

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