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Nuovi limiti in vista per i social: 16 anni l’età minima

L’avvento di internet, le nuove tecnologie, i social network. Sembra passato un secolo da quando questi argomenti erano lontani dalle discussioni quotidiane; eppure in questi giorni si stanno votando al Parlamento Europeo di Bruxelles le nuove norme sulla protezione dei dati personali quando si tratta del web. Tre sono le commissioni chiamate ad esprimersi: diritti civili, affari interni e giustizia; se questi tre gruppi approveranno le norme che sono state presentate senza manifestare eccezioni di sorta, il parlamento europeo potrebbe esprimersi in via definitiva nel giro di poche settimane.

La necessità di cambiamenti normativi nasce da un vuoto che ha consentito lo spostamento di dati sensibili di cittadini europei in server americani, scatenando da più parti dubbi e paure per il futuro. Nulla di anomalo quindi, in quanto la protezione della privacy e dei dati personali è un argomento molto attuale, soprattutto in un periodo storico in cui questi argomenti vengono trattati dal singolo in maniera spesso molto superficiale; ciò che fa discutere è un emendamento che innalza il limite di età per potersi registrare ai social network e ad alcuni servizi di messaggistica dai 13 attuali a 16 anni, a meno che ovviamente un genitore o chi esercita la potestà genitoriale non acconsenta a fare diversamente. Da un lato quindi la tutela dei diritti dei minori, spesso a rischio per la loro inesperienza e buona fede, dall’altro delle multinazionali che hanno investito e investono una buona parte dei loro proventi in strategie e servizi per i più giovani, proprio quei ragazzi che ora potrebbero vedersi negato l’accesso a queste piattaforme social. Non bisogna però semplificare: molti ragazzi, anche oggi, utilizzano dati falsi per aggirare anche il vincolo dei 13 anni, e nulla potrebbe allo stato attuale della situazione, impedir loro di fare altrimenti se non, forse, un controllo maggiore dai parte dei genitori che vanno resi più consapevoli di ciò cui si può andare incontro.