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Polmonite coronavirus, rischio moderato e nuove vittime

L’epidemia coronavirus allerta la comunità medica internazionale. Infatti, un nuovo decesso avvenuto in Cina e il primo episodio mortale in Corea, elevano il livello di allerta.

La diffusione del virus alimenta l’intensificazione dei controlli.
In Cina è salito il numero delle vittime da polmonite coronavirus e l’epidemia si è manifestata anche in altri paesi come ad esempio Thailandia e Giappone.
La polmonite coronavirus mostra i sintomi di una comune influenza ma causa complicazioni di difficile gestione. Per questa ragione, e per controllare il diffondersi del virus, si stanno intensificando i controlli negli aeroporti, soprattutto sui cittadini provenienti dalle nazioni colpite.
Il contagio umano è ormai certo ma servono ancora ulteriori ricerche per valutare la facilità con cui la polmonite si trasmette e con quale diffusione.
Inoltre, non è ancora nota l’origine e la provenienza della carica infettiva.
Le informazioni che si conoscono riferiscono che i primi casi si sono verificati su individui che avevano trascorso del tempo al bazar del pesce di Wuhan: la prima diagnosi risale al 9 gennaio scorso.
I sintomi della malattia sono tosse secca, febbre, disturbi alla gola e problemi respiratori.
L’Ecdc ha deciso di variare il livello di rischio di contagio da basso a moderato, ma non si ritiene che ci siano ragioni di allarme per il continente europeo.</p>