Non sembra esserci limite alla follia umana. Qualcuno, evidentemente, non sopporta i motociclisti, e nei boschi bergamaschi compaiono dei fili d'acciaio piazzati lungo i sentieri abitualmente percorsi dagli stessi.
Dal mare e dalla disperazione di chi fugge, non tanto diversamente di quanto facessero i nostri avi un secolo fa, in cerca di un futuro migliore, un'altra storia inaccettabile nel 2015.