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E’ morto Stephen Hawking, lo studioso dei buchi neri

Il cosmologo Stephen Hawking è deceduto questa mattina nella sua casa di Cambridge. A darne annuncio sono stati i tre figli che, attraverso una nota diffusa ai media, hanno espresso il loro profondo dolore per la perdita subita.
Stephen Hawking è nato l’8 gennaio 1942. Ben presto manifestò un profondo interesse per la matematica. A 17 anni iniziò i suoi studi universitari presso l’University College di Oxford, laureandosi con lode a soli 20 anni in Scienze naturali. Proseguì studiando cosmologia al Trinity Hall di Cambridge. Nel 1966 conseguì il dottorato in matematica applicata e fisica teorica. Nel 1979 divenne professore di matematica a Cambridge, ruolo che lasciò nel 2009. Rimanendo direttore del Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica.
All’età di 21 anni gli fu diagnosticata una malattia degenerativa dei motoneuroni, che ben presto lo portò all’uso della sedia a rotelle. Nel 1985 fu sottoposto ad una tracheotomia permanente che lo privò della parola. Per lui fu messo a punto un sintetizzatore vocale che gli permise di continuare a comunicare.

I suoi studi di cosmologia si concentrarono soprattutto sull’origine dell’universo e sullo studio dei buchi neri, quelle enormi masse dense che ingoiano tutto, perfino la luce. Applicò ai suoi studi le teorie quantistiche e i risultati delle sue ricerche evidenziarono che i buchi neri nel processo che li porta a collassare e a sparire, perdono particelle e radiazioni. Tali risultati sono stati messi in dubbio dalla comunità scientifica fino al 2010, anno in cui si è riusciti a dimostrarli.

Hawking fu anche un ottimo divulgatore scientifico, nel 1988 pubblicò “Dal Big Bang ai Buchi neri. Breve storia del tempo” che ebbe un grande successo, ispirando film e documentari, studenti di fisica e semplici appassionati.
Stephen Hawking non vinse mai il premio Nobel, ma fu insignito di varie onorificenze e riconoscimenti per il suo fervido contributo allo studio dell’universo.