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Terra dei fuochi, otto bambini morti negli ultimi 20 giorni: il Comitato delle vittime denuncia la drammatica situazione

LE VITTIME DELLA TERRA DEI FUOCHI – Il drammatico bilancio parla di otto bambini, tutti di età compresa tra i 7 mesi e gli 11 anni, deceduti negli ultimi 20 giorni a causa di varie forme tumorali e la denuncia del Comitato delle vittime ha riportato sulle prime pagine dei quotidiani la situazione che da anni interessa la cosiddetta Terra dei fuochi: in quella estesa area della Campania, compresa tra Napoli e Caserta, si continua a morire a causa dell’impatto devastante che l’ingente quantità di rifiuti tossici e gli oramai proverbiali roghi hanno sulle popolazioni locali, specialmente i più piccoli. Una sorta di “strage silenziosa”, come l’ha definita qualcuno, che miete ancora vittime nonostante il fenomeno abbia avuto una vasta eco sui media e sia stato oggetto anche di interrogazioni parlamentari. Eppure, la nuova protesta del Comitato delle vittime questa volta ha il sapore di un vero e proprio atto d’accusa contro le istituzioni locali e nazionali che, a loro dire, non hanno mai affrontato con decisione il problema attraverso una bonifica globale.

UNA PREOCCUPANTE EMERGENZA BAMBINI – Anche per questo motivo, la protesta organizzata alcuni giorni fa da diverse associazioni davanti alla Prefettura di Napoli ha avuto soprattutto un alto valore simbolico: all’interno del palazzo, infatti, si stava contemporaneamente svolgendo un incontro che aveva per oggetto la situazione di Bagnoli (quartiere che fa parte della X Municipalità del capoluogo campano) e alla presenza proprio di Claudio De Vincenti, Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno. Al sit-in in Piazza del Plebiscito hanno partecipato anche le madri delle giovani vittime e di tutti quei bambini che, negli ultimi anni, si sono ammalati e combattono delle gravi forme di neoplasie. Inoltre, secondo l’Istituto Superiore della Sanità la situazione epidemiologica nei circa 50 Comuni che rientrano nella Terra dei fuochi è diventata insostenibile, tanto che c’è un incremento preoccupante di patologie tumorali nelle fasce d’età tra 0 e 14 anni.