AttualitàCronacaMondo

Un commando di Al-Shabaab attacca un autobus in Kenya: i passeggeri musulmani salvano quelli di fede cristiana

I PASSEGGERI MUSULMANI SALVANO I CRISTIANI – L’episodio è accaduto lunedì mattina in Kenya, nei pressi del villaggio di El Wak, ma è stato reso noto alla stampa solamente nelle ultime ore. Protagonista dell’accaduto è stato il famigerato gruppo terroristico di ispirazione sunnita Al-Shabaab: alcuni militanti dell’organizzazione islamista nata in Somalia hanno infatti attaccato un autobus carico di passeggeri in una località a nord del territorio keniota con l’intento di fare una carneficina. Tuttavia, alla richiesta rivolta da parte dei miliziani jihadisti ai musulmani presenti di farsi riconoscere, al fine di “non essere confusi con gli infedeli”, i diretti interessati hanno deciso di opporre il proprio rifiuto, impedendo così che i passeggeri di fede cristiana venissero giustiziati. Secondo alcune fonti della polizia, la coraggiosa scelta sarebbe stata fondamentale per salvare la vita di coloro che erano i veri obiettivi del commando di Al-Shabaab.

LA COSTANTE MINACCIA DI AL-SHABAAB – Stando a quanto si apprende, nell’azione terroristica sarebbero comunque morte due persone, anche se la dinamica non è stata ancora ben chiarita: in base alle prime testimonianze, potrebbe trattarsi di due passeggeri giustiziati per non aver collaborato con gli attentatori, anche se alcuni organi di stampa kenioti parlano di “due morti accidentali” a seguito dei colpi di arma da fuoco esplosi per fermare l’autobus. D’altronde, la zona in cui i militanti di Al-Shabaab hanno agito è tristemente nota alle cronache per altri episodi simili, l’ultimo dei quali avvenuto un anno fa: in quell’occasione un altro bus fu preso di mira dai terroristi che uccisero 28 persone, adottando lo stesso metodo di selezione preventiva delle vittime. In entrambe le circostanze, i due mezzi non erano scortati anche se il portavoce della polizia locale, Charles Owino, ha precisato che l’autobus attaccato non era protetto dal momento che aveva evitato un posto di blocco delle forze dell’ordine e predisposto proprio per la fornitura di una scorta.