Attualità

Appello del Papa al Giappone per l’accoglienza

Un invito accorato quello del Santo Padre, in visita in estremo oriente all’accoglienza, ad allargare le braccia verso coloro che soffrono e cercano rifugio in Giappone. Durante la tappa giapponese del suo lungo tour, Papa Francesco ha dedicato un momento anche all’accoglienza invitando i giovani giapponesi riunitisi nella cattedrale di Santa Maria a Tokyo ad accogliere “quelli che vengono, spesso dopo grandi sofferenze“.

L’appello nasce dalle normative particolarmente stringenti del Giappone in termini di concessione dello status di rifugiato che ha visto nel 2018 appena 42 persone ottenere il diritto a restare nel Paese del Sol Levante con tale status, a dispetto delle elevate richieste raccolte, nell’ordine delle decine di migliaia.

Distendere le braccia dell’amicizia verso coloro che vivono in situazioni disperate è un dovere morale che il Santo Padre ha voluto sottolineare in modo particolare, sottolineando come l’accoglienza consente di costruire la Società del futuro e del nostro domani perché solo ponendosi col giusto spirito e cercando le domande giuste e non soltanto le risposte potremmo essere in grado di costruire un futuro migliore.

Un tema, quello dell’accoglienza, particolarmente caro a Papa Francesco che nel corso dei suoi viaggi ma anche dalla finestra di Piazza San Pietro ha sempre rivolto un pensiero ai rifugiati di tutto il mondo per un problema, quello dei profughi, che come dimostra la situazione in Giappone, non riguarda soltanto l’Italia e l’Europa ma ha ormai raggiunto la globalità.