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Austria, incidente a pullman di pellegrini italiani: 4 feriti gravi

Il bilancio parla di 4 feriti gravi, tra cui la guida del gruppo, sbalzata fuori dall’abitacolo in seguito allo scontro. Altre tre persone, stando al racconto dei passeggeri, sono rimaste intrappolate all’interno dell’autobus, riportando le conseguenze più serie.

L’incidente si è verificato a mezzogiorno, a circa 70 km da Vienna. Il pullman, partito da Gorizia alle prime ore del giorno, era diretto in Polonia. L’incidente si è verificato sulla A2, dopo il transito in Slovenia. Qui il pullman avrebbe, stando alle prime indiscrezioni, tamponato un tir, fermo per avaria. Anche l’autista del mezzo pesante, sbalzato fuori dall’abitacolo, versa in condizioni gravi. Oltre ai 4 feriti gravi, il bilancio indica altre 42 persone ferite in maniera lieve. Stime diverse sono quelle riportate invece dalla Farnesina, che parla di 10 passeggeri incolumi, che non rientrerebbero dunque nel computo dei feriti. Quest’ultimi sono stati trasportati nelle varie strutture ospedaliere collocate nei centri vicino Vienna. Quelli più gravi invece sono stati trasferiti direttamente in elicottero negli ospedali della città austriaca.

Al momento non si hanno notizie circa le condizioni di salute dell’autista del tir, mentre i pellegrini stanno relativamente bene. I casi più seri hanno riportato delle fratture, ma non sono in pericolo di vita. I testimoni dell’incidente hanno raccontato che si tratta di un miracolo se nessuno dei passeggeri a bordo dell’autobus ha perso la vita. La carrozzeria del pullman, nell’impatto, ha subito gravi danni, facendo pensare al peggio.

Il tour dei pellegrini avrebbe dovuto attraversare diverse tappe importanti, arrivando fino a Cracovia. Gli altri step del viaggio prevedevano la visita in località quali Auschwitz e Praga. Il viaggio, come si apprende dal Messaggero Veneto, era stato organizzato da padre Cocco, che rivestiva, durante il ruolo di pellegrinaggio, il ruolo di guida, e che quindi rientrerebbe, dal racconto dei testimoni, tra coloro che hanno subito i maggiori danni a livello fisico. I 46 passeggeri provenivano dal Cividalese, Udine e Goriziano. Tra loro vi era anche Letizia Tosolini, ministra dell’Ordine francescano secolare.