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Brexit, Bercow contro il primo ministro: uscita dall’Ue dovrà essere approvata dal Parlamento

Tempi duri per Boris Johnson, primo ministro del Regno Unito e strenuo difensore della Brexit no-deal, vale a dire l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione europea anche senza accordo. Dopo le pesanti sconfitte subite in Parlamento, Johnson deve ora fare i conti con John Bercow, speaker della Camera dei Comuni (carica che equivale a quella di Presidente della Camera in Italia). Bercow ha ribadito che intende far rispettare la legge a tutti i costi, dunque un’eventuale Brexit dovrà essere approvata per forza di cose dal Parlamento.

Bercow pronto a tutto

John Bercow ha parlato nel corso della conferenza del centro ricerche Bingham, esplicitando il suo pensiero riguardo la Brexit. Di fronte alla volontà (manifestata anche di recente) del primo ministro Boris Johnson di proseguire con la Brexit no-deal indipendentemente dalla posizione del Parlamento, Bercow si è detto pronto a concedere l’autorizzazione al ricorso di una nuova creatività procedurale pur di impedire una uscita del Paese dall’Unione europea senza prima aver raggiunto un’intesa con Bruxelles.

Lo speaker della Camera dei Comuni lascerà a breve

A inizio settimana John Bercow ha annunciato che intende rinunciare al ruolo di speaker della Camera dei Comuni qualora vada in porto il piano di Boris Johnson, determinato a portare il Regno Unito a elezioni anticipate. Qualora le elezioni non si svolgessero, Bercow ha aggiunto che si dimetterà in ogni caso dopo la scadenza del 31 ottobre, data limite prima dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Si ricorda che il Parlamento inglese riprenderà i lavori il giorno 14 ottobre, in occasione del tradizionale discorso della Regina Elisabetta alle due Camere inglesi.