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Burkina Faso nel caos: 30 morti e 100 feriti negli scontri e golpe da parte dell’esercito

Il Burkina Faso è nel caos. Nel Paese africano si susseguono gli scontri e l’esercito ha effettuato un golpe. Le notizie riportate dalle agenzie di stampa parlano di almeno 30 vittime e 100 feriti negli scontri di piazza, mentre Bènèwendè Sankara, portavoce dei gruppi di opposizione alza la voce contro la presa di potere da parte dei militari.

Nella serata di ieri, l’esercito ha anche imposto il coprifuoco, che è durato tutta la notte, poi ha comunicato che sarà formato un governo di transizione che resterà in carica per 12 mesi, e del quale faranno parte tutti i gruppi politici del Paese.

La protesta della popolazione era scattata in seguito alla modifica costituzionale, secondo la quale Blaise Compaoré, presidente del Burkina Faso dal 1987, quando prese il potere grazie ad un golpe, potesse candidarsi ancora una volta alla carica di presidente nelle prossime elezioni. Da parte di Bènèwendè Sankara, è stato ribadito che la richiesta della rinuncia di Blaise Compaoré al potere della sua carica di presidente, è “irrinunciabile e non negoziabile”, ed ha ricordato che incontrando il capo dell’esercito gli ha chiesto di “di agire negli interessi del popolo”.

La situazione nel Paese africano appare molto confusa, anche perché la mossa effettuata dall’esercito sembra essere, di fatto, un allontanamento dell’attuale presidente, ma non è ancora chiaro chi sarà a guidare il governo di coalizione che dovrebbe prendere il posto di quello presieduto da Compaoré. Prima del golpe dell’esercito, si era avuta una giornata molto convulsa, con migliaia di persone che avevano dato l’assalto ad alcuni settori del parlamento, mentre si stava votando l’emendamento della modifica costituzionale che è stato poi ritirato.

Negli assalti sono stati provocati anche degli incendi. I manifestanti hanno anche occupato la sede della televisione di stato facendosi poi fotografare. In un primo momento sembrava che il presidente si fosse dato alla fuga, ma la notizia è poi rientrata e lo stesso Campaoré ha dichiarato nel pomeriggio lo “stato di emergenza”, provvedendo subito dopo a sciogliere l’esecutivo.

Nel comunicato, Campaoré dava incarico al capo dell’esercito di far rispettare le sue decisioni, e chiedeva all’opposizione di cessare le proteste, annunciando colloqui per un cambiamento.

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