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Corea del Sud: il capitano del traghetto affondato condannato a 36 anni

L’uomo, sotto la cui responsabilità era il traghetto che è affondato ad aprile in Corea del Sud, è stato condannato ad una pena detentiva di ben 36 anni. L’accusa aveva costruito il processo sulla base del reato di omicidio, che era stato addebitato al capitano, responsabile della morte di più di 300 dei 476 passeggeri che in quel momento erano presenti sull’imbarcazione.

Se i giudici avessero accolto la ricostruzione dell’accusa, che chiedeva di riconoscere Lee Jun-Seok colpevole di omicidio, vi sarebbe stata la possibilità dell’esecuzione capitale. Nel paese asiatico è infatti vigente la pena di morte, anche se è ormai da molti anni che essa non viene messa in pratica.

Per il sessantanovenne i giudici hanno invece emesso una sentenza che nei fatti è più mite di quella richiesta dai pubblici ministeri, visto che è stata fatta cadere l’accusa dell’omicidio delle più di 300 persone, in gran parte giovani studenti. Nella sentenza è stata invece accolta la richiesta di condannare per abbandono dell’imbarcazione e per negligenza colposa l’uomo, che è stato quindi riconosciuto colpevole di una condotta contraria alle più elementari regole di navigazione e di aver lasciato l’imbarcazione e conseguentemente i passeggeri al proprio tragico destino quando il suo ruolo gli avrebbe imposto di rimanere a bordo.

I giudici, con la sentenza che ha stabilito una pena detentiva di 36 anni, hanno condannato anche altri tre ufficiali di grado inferiore, i quali si sono visti comminare pene fino a trent’anni.

Nel frattempo le autorità hanno annunciato la sospensione delle ricerche di chi era presente sul battello al momento della tragedia e che ancora manca all’appello. Quindi, secondo i dati in possesso del governo, dopo più di sei mesi di incessanti ricerche i cadaveri recuperati sono stati 295, di cui l’ultimo trovato a fine ottobre, mentre i corpi che non sono stati trovati sono nove, anche se appare certo di poter conteggiare queste persone tra chi è deceduto.

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