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Coronavirus: aumentano i casi positivi, Oms lancia l’allarme del ritorno dell’epidemia

L’ultimo bollettino della Protezione Civile aggiornato a ieri, martedì 17 marzo, parla di 2.989 casi positivi di Coronavirus in più rispetto alla giornata precedente e 345 nuovi decessi. Il bilancio complessivo è di 26.062 contagiati e 2.503 vittime. Anche ieri è stato confermato l’aumento pari al 10 per cento dei casi di Coronavirus registrato anche nei giorni scorsi. Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un nuovo allarme, circa il possibile ritorno dell’epidemia in quei Paesi dove sembrerebbe essere stata sconfitta. Il riferimento è alla Cina, che in questi giorni sta registrando alcuni casi positivi di ritorno, causati dall’arrivo in Cina di soggetti provenienti da Paesi dove è il virus si è già diffuso.

Picco Coronavirus atteso tra il 25 marzo e 15 aprile

Il picco dei casi positivi e, di conseguenza, del numero dei decessi è atteso tra il 25 marzo e il 15 aprile. È quanto sostiene Giorgio Sestili, noto fisico e divulgatore scientifico, sulla base di alcuni modelli matematici che prendono in esame anche l’aumento esponenziale del numero di contagiati nelle regioni italiane del Centro Sud. Sestili ha aggiunto che è di vitale importanza mantenere l’isolamento sociale ed evitare la nascita di possibili focolai nei comuni del meridione, dove le strutture della sanità pubblica non sono attrezzate come quelle del Nord (con riferimento specifico alla regione Lombardia).

Ritorno del Coronavirus dopo la fine dell’emergenza

Ranieri Guerra, uno dei massimi esponenti dell’Oms, ha spiegato che esiste il rischio concreto di un possibile ritorno dell’epidemia di Coronavirus dopo la fine dell’emergenza. Il direttore generale aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preso come esempio la Cina, sottolineando che non tutta la popolazione ha contratto il Coronavirus. Nella giornata di ieri il gigante asiatico ha registrato un solo caso di Coronavirus a Wuhan, focolaio principale all’inizio dell’epidemia, a cui si aggiungono 20 casi di contagio di ritorno.