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Divorzio breve: ecco quello che cambia

Finalmente una buona notizia per la macchinosissima burocrazia italiana. Quante famiglie conoscete che sono impelagate da anni in lunghissime ed infinite cause di divorzio?E’ degli ultimissimi giorni una notizia che sembra fare un piccolo passettino in avanti nelle lunghe trafile che interessano tutte quelle coppie che hanno deciso di separarsi.

La novità principale del Decreto Legge approvato recentemente dalla Commissione Giustizia del Senato intitolato “Divorzio Breve“, disciplina le fasi della separazione riducendo, per alcune categorie che elencheremo tra poco, i tempi biblici delle leggi in corso. Non è stato facile arrivare alla stesura di questo Decreto: la maggioranza si è spaccata di netto e ci sono state numerosi divisioni anche all’interno degli stessi Partiti. Una materia davvero scottante quella del divorzo, che da sempre ha visto accendersi numerose battaglie intorno ad essa.
L’argomento cardine del nuovo Decreto Legge sul Divorzio Breve riguarda proprio le tempistiche delle fasi della separazione. Tutti i coniugi che non hanno prole minorenne, o maggiorenne ma incapace o portatore di handicap, o figli con meno di 26 anni non autosufficienti a livello economico, potranno ottenere il divorzio subito, senza passare per la la lunga fase della separazione. Questo naturalmente solo nel caso in cui la decisione di mettere fine al matrimonio sia espressa davanti al Magistrato con ricorso e sia ovviamente consensuale.
Il termine ultimo per la giudiziale sarà di 12 mesi dalla comparizione dei coniugi davanti al presidente del tribunale. Per la stragiudiziale invece, sempre in caso di separazione consensuale, il termine ultimo sarà di soli sei mesi.Un bel passo in avanti se si pensa alle cause che vanno avanti per lunghissimi anni, a volte anche per decenni.

Il Decreto sul Divorzio Breve non stravolge, però, solo la fase tempistica delle separazioni. Ci sono anche novità per quanto riguarda l’aspetto economico del delicato momento del divorzio tra due coniugi. L’emendamento in questione del Decreto Legge va a toccare l’importante aspetto della comunione dei beni. L’emendamento che è passato al Senato sancisce che nel caso di separazione tra coniugi, la comunione dei bene verrà sciolta nel momento in cui i due – futuri ex- coniugi, andranno a vivere separati. La comunione sarà cioè sciolta alla data di sottoscrizione della separazione dei coniugi davanti al Presidente del tribunale.

Queste in breve le nuove regole introdotte dal nuovo Decreto Legge sul Divorzio Breve. Non uno stravolgimento totale certo, ma un piccolo passo in avanti verso la de-burocratizzazione di un procedimento che, in Italia, è davvero lento e macchinoso. E aggiunge altro dolore e fastidio ad una fase della vita già delicata di molte coppie italiane.

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