Curiosità

I misteri della Gioconda: un’altra donna?

La Gioconda di Leonardo da Vinci non smette di regalare sorprese. Il volto dal sorriso enigmatico che ha intrigato la fantasia di tutto il mondo potrebbe non essere il dipinto originario che l’artista aveva in mente. Per secoli si è ritenuto che la Monna Lisa fosse il ritratto di Lisa Gherardini, tuttavia potrebbe non essere così. Uno scienziato francese afferma infatti che sotto la vernice che compone il quadro vi siano altri strati in cui è visibile un ritratto differente. Il volto di un’altra donna campeggia sulla tavola dipinta, proprio sotto la famosa immagine che il mondo conosce, come se l’artista avesse cambiato idea e avesse deciso di cambiare soggetto da ritrarre una volta terminato il primo ritratto.

Lo scienziato francese ha iniziato a studiare la Gioconda nel 2004, quando ha avuto la possibilità di applicare all’opera la tecnica LAM (Layer Amplification Method), che lui stesso ha messo a punto. La tecnica, come suggerisce il nome, consente di visualizzare diversi livelli di vernice, per vedere non solo il primo strato. Il metodo LAM si basa sull’utilizzo di luci che vengono proiettate sull’opera e viene misurata la riflessione della luce che indica la presenza di strati di vernice sottostanti. Proprio grazie alla LAM è stato dunque possibile individuare il volto di questa seconda donna.

La comunità degli storici dell’arte rimane tuttavia scettica davanti a questa scoperta. Pur non negando l’esistenza del secondo volto, numerosi storici e curatori ritengono che si tratti della normale evoluzione dell’opera. Quindi stessa donna ritratta, ma versioni leggermente differenti. Certamente verranno effettuati nuovi studi per risolvere il mistero legato al volto femminile più enigmatico della storia dell’arte.

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