AttualitàMondo

Isis: ennesimo sfregio alla storia dell’umanità, rasa al suolo con i buldozer l’antica città assira Nimrud

L’Isis torna a danneggiare ancora una volta il patrimonio archeologico dell’umanità, radendo al suolo un antico sito assiro, quello di Nimrud, nelle vicinanze della città di Mosul. I miliziani dello Stato Islamico avrebbero fatto uso di una colonna di bulldozer.
La notizia è stata resa nota dal Ministero iracheno del Turismo e delle Antichità, che ha utilizzato la sua pagina su Facebook. Avvenimento successivamente confermato da un funzionario del Governo addetto alle antichità, che ha comunicato di non essere in possesso di dati certi riguardo all’entità delle distruzioni commesse dai miliziani. Sempre secondo il funzionario, la distruzione sarebbe avvenuta dopo le preghiere di mezzogiorno.

La notizia della distruzione dell’antico sito storico ha scatenato le preoccupazioni da parte degli archeologi di tutto il Mondo, che temono anche per gli altri siti archeologici della zona. In molti si sono dichiarati costernati per quanto accaduto e da parte di alcuni si è fatto riferimento ad un altro grave episodio del genere, quello della distruzione delle statue dei Buddha, compiuta 4 anni fa in Afghanistan, a Bamiyan, da parte dei guerriglieri talebani.
La motivazione che i miliziani comandati da al Baghdadi danno per le loro distruzioni è difficilmente “afferrabile”, poichè sostengono che questi reperti archeologici offendano l’Islam, e per questo, già all’inizio di quest’anno avevano annunciato l’intenzione di distruggerli. Già in precedenza, lo scorso 26 Febbraio, era stato devastato un museo di Mosul, e gli stessi miliziani avevano fatto pervenire un video della durata di cinque minuti nel quale si mostravano le devastazioni effettuate all’interno della struttura, e le distruzioni dei manufatti e delle statue antiche che vi erano contenute.

La località di Nimrud, chiamata Calah nella Bibbia, è un antico sito assiro ubicato nella zona a sud di Mosul, la seconda città per grandezza dell’Iraq.
Secondo gli storici, la città sulle sponde del fiume Tigri, è ubicata dove sorgeva anticamente la famosa Ninive. La città, dallo scorso mese di Giugno è controllata dai miliziani.
Nimrud fu fondata dal re assiro Shalmaneser che visse dal 1274 al 1245 a.C. e successivamente venne dichiarata capitale dell’impero assiro da Assurbanipal II, dopo aver raggiunto un numero di circa 100 mila abitanti.  Gli scavi archeologici nella zona iniziarono nel diciannovesimo secolo, e precisamente nel 1845, proseguendo poi fino al 1873. Ripresi poi nel secolo successivo, nel 1949, proseguirono sino agli anni 70′, e durante gli scavi furono riportati alla luce, oltre che molti resti del Palazzo reale, anche delle sculture, dei basamenti e delle statue.
Tra questi reperti fu trovata anche una statua proprio di Assurbanipal II, in eccellente stato di conservazione, ed insieme molti oggetti in avorio e varie sculture alate, dal corpo di animale, ma dalla testa di uomo.
Secondo quanto ha dichiarato il ministero del Turismo e delle Antichità iracheno, i miliziani dell’Isis continuano con questi atti vandalici a

“sfidare la volontà del mondo e i sentimenti dell’umanità”.

probabilmente, pensiamo noi, anche il semplice buonsenso.

1 Comment

Leave a Response