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L’autore di “Ritorno al Futuro” e “Forrest Gump” torna nelle sale con “The Walk” (trailer)

Il ritorno al cinema di Robert Zemeckis ( in questi giorni salito nuovamente alla ribalta con il suo ” Ritorno al Futuro”, in occasione , della celebrazione del 21 Ottobre 2015, “futuro” raggiunto da Michael J. Fox nel secondo episodio della trilogia prodotta da Spielberg)assente dalle scene dai tempi di Flight (2012), non poteva che avvenire con un film drammatico e dai contorni emozionanti.

Una pellicola che racconta le vicende di Philippe Petit: il Francese, famoso giocoliere e funambolo, il 7 Agosto 1974 mise a repentaglio la propria vita attraversando le torri del World Trade Center, camminando in equilibrio su una corda d’acciaio.
Il regista, noto soprattutto per aver diretto film indimenticabili come “Chi ha incastrato Roger Rabbit”, “Forrest Gump” o ” Cast Away”  ha così motivato la sua scelta:

“Non potevo non fare un film su questa storia. Un progetto illegale e pericoloso, ma che rappresentava il grande sogno di un uomo. Una favola d’altri tempi’. Una favola che si svolse a 110 piani d’altezza, e che i fortunati passanti poterono vivere con incredulità e sgomento”

Zemeckis, da sempre amante degli artisti circensi, ha voluto realizzare un film che colpisse gli spettatori allo stesso identico modo. La scelta di realizzarlo in 3D è stata fondamentale per trasmettere alle persone in sala l’emozione di una pericolosa camminata nel vuoto. Obiettivo riuscito, perché The Walk è la perfetta trasposizione cinematografica dell’evento del 1974.
La trama del film si svolge in quegli anni, e mette in scena tutte le esperienze di Petit: dalle sue esibizioni giovanili a Parigi, alle fasi di preparazione della famosa camminata nel vuoto. Una pellicola che si fa drammatica solo nel finale: lo svolgimento della storia, infatti, è spesso percorsa dai classici toni della commedia. Il regista è stato molto abile nel costruire la vicenda di un funambolo che, in quanto tale, doveva innanzitutto sbalordire gli spettatori.

Il film è il perfetto mix delle affascinanti vicende che percorrono la vita di un artista circense: non solo evoluzioni, pericolo e spettacolo, ma anche amicizia, ironia e amore. Più che un racconto sulla vicenda del World Trade Center, The Walk è l’omaggio ad un uomo che ha voluto superare i propri limiti. E circondarsi di amici che hanno lo reso possibile con il loro appoggio e le loro contraddizioni: basti pensare al matematico Jeff, sofferente di vertigini. Le vicende umane, nel’opera di Zemeckis, sono assolutamente il fulcro della storia.

La famosa camminata del 7 Agosto 1974 viene messa in scena solo al termine del film: è il finale perfetto, dato che si risolve in un esito positivo. Nonostante gli spettatori sappiano già della perfetta riuscita dell’impresa, riescono comunque ad emozionarsi. Come se Philippe Petit fosse realmente in procinto di cadere da un’altezza spaventosa. Il merito è della sapiente regia e delle inquadrature mozzafiato, che riprendono la scena facendo accusare un grande senso di vertigine in sala. Mentre, in sottofondo, segna il trascorrere dei secondi “Per Elisa” di Ludwig van Beethoven.

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