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Niente sciopero, accordo con il Ministero e oggi medici e pediatri regolarmente in servizio

Lo sciopero nazionale dei medici e dei pediatri, proclamato da settimane dalla Federazione dei medici di medicina generale (FIMMG) e previsto per oggi, è stato invece revocato, dunque gli studi medici oggi saranno aperti.

La notizia è giunta ieri sera quando è stato annunciato un accordo con il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dopo una lunga trattativa durata per ore e conclusa, appunto, nella tarda serata di ieri. A questo tavolo erano seduti i rappresentanti dei Sindacati dei medici, appartenenti alle sigle più importanti come FIMMG, FIMP e CIPE, e alcuni rappresentanti del Governo che alla fine hanno sottoscritto un accordo per tutelare il lavoro dei medici di famiglia e per impegnarsi a rinnovare il contratto di convenzione di categoria con il Servizio Sanitario Nazionale.
È stato proprio il mancato rinnovo della convenzione a scatenare le preoccupazioni dei medici che, per questo motivo, avevano deciso di scioperare, ribadendo che solo di fronte a un’azione concreta del Ministero della Salute avrebbero potuto tornare sui loro passi e revocare la giornata di protesta, un evento che sicuramente avrebbe causato numerosi disagi in tutto il Paese.

Alla fine dell’incontro al vertice avvenuto ieri, il segretario della FIMMG, Giacomo Melillo, si è detto soddisfatto per l’intervento del Governo in merito alla questione in discussione. In particolare, il Segretario ha sottolineato che il Governo si è impegnato concretamente per mandare avanti la trattativa e per rinnovare al più presto la convenzione, garantendo l’autonomia professionale del medico e mantenendo un livello retributivo adeguato. Per il Sindacalista è fondamentale che il Ministero si adoperi per tutelare adeguatamente questa categoria professionale.

Oggi gli studi medici saranno dunque regolarmente aperti, anche se potrebbero verificarsi alcuni disagi nel caso in cui i dottori non siano stati informati in tempo dell’avvenuto accordo con i rappresentanti del Governo, visto che la notizia è arrivata solo nella tarda serata di ieri.

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