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Pakistan: attacco dei talebani causa 104 morti in una scuola militare

È avvenuto stamani all’alba l’attacco di talebani pakistani ad una scuola militare di Peshawar, frequentata da allievi di età dai 7 ai 14 anni. La scuola si trova nella zona nord-ovest del paese, una delle più turbolente, e nella quale si verificano spesso degli attentati.

Secondo le prime informazioni che sono state rese note, l’attacco sarebbe stato portato da sei talebani in uniforme, che sono penetrati all’interno della scuola, facendo una strage. Secondo le autorità ci sarebbero 104 morti e decine di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.

All’interno della scuola, che ospita figli di militari ed è una delle oltre 100 che l’esercito pakistano gestisce sul territorio, i talebani avrebbero ancora circa 500 ostaggi, tra allievi ed insegnanti, che in molti casi sono mogli di appartenenti all’esercito. Subito dopo l’attacco, le forze dell’esercito pakistano hanno circondato la scuola, isolando l’area in cui si trova, in modo da poter catturare gli aggressori e mettere fine alla vicenda.

L’azione terroristica dei talebani, che secondo una rivendicazione da confermare, appartengono al gruppo Tehreek-e-Taliban Pakistan, è stata concepita come vendetta nei confronti dei militari. Nella rivendicazione dell’azione terroristica, si dice inoltre che le forze talebane porteranno altri attacchi contro l’esercito e le istituzioni ad esso collegate, fino al momento in cui non cesseranno gli “omicidi”, contro i talebani reclusi.

La notizia dell’attacco è stata confermata dal governatore locale Pervez Khattak. Sull’episodio ha fatto sentire la sua voce anche il Premier britannico David Cameron, che con un messaggio su Twitter ha definito la notizia scioccante, ed ha condannato duramente l’uccisione dei bambini, colpevoli solo di essere andati a scuola.

Il governatore Khattak, oltre a decretare tre giorni di lutto in tutta la provincia, ha comunicato che il premier pakistano, Nawaz Sharif si è recato a Peshawar per dirigere personalmente le operazioni. Secondo altre fonti il numero degli aggressori, sarebbe di 10 persone.

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