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Ryanair cancella oltre duemila voli per il prossimo autunno

Gli oltre duemila voli cancellati in vista dell’autunno segnano il primo passo falso in assoluto per Ryanair, la compagnia low cost la cui ascesa sembrava sinora inarrestabile. Fonti della compagnia hanno fatto sapere come la decisione sia dovuta ad una serie di valutazioni errate relative ai turni di riposo dei piloti e alla fuga di una parte degli stessi verso la concorrenza, ma il danno d’immagine che ne deriva va anche oltre i 25 milioni di euro di rimborsi comportati dalla situazione creatasi. Sono infatti oltre 400 ila i clienti interessati dal buco venutosi a creare, con i voli tagliati per circa sei settimane.

Per cercare di mettere una parziale toppa a quanto sta accadendo, la stessa Ryanair ha poi aggiunto come tra le cause di quanto sta accadendo ci sia anche la volontà di raggiungere standard più elevati in fatto di puntualità dei voli, scesa sotto la soglia dell’80%, ma la pessima impressione suscitata dall’accaduto è destinata a ripercuotersi con grande forza sull’azienda guidata da Michael O’Leary. Soprattutto se si pensa come Rynair sia proprio in questo periodo impegnata nelle gare relative all’acquisizione di Alitalia e Air Berlin.

La cancellazione dei voli, peraltro, va a sommarsi ad altri eventi che non sembrano fatti per rinforzare la compagnia low cost. Se infatti gli analisti non sono ancora riusciti a capire i reali effetti che la Brexit potrebbe avere sui destini di Ryanair, a rendere ancora più incerta la situazione è una decisione assunta dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha dato il suo consenso alla possibilità, da parte dei dipendenti, di fare causa alla compagnia di fronte ai tribunali nazionali, nonostante la loro assunzione sia avvenuta con la stipula di contratti irlandesi, caratterizzati da minori tutele.

Intanto, però, il management di Ryanair deve dare una risposta puntuale ai clienti che si sono visti cancellare i voli, come ricordato dalla Commissione Europea. Una risposta che dovrà essere particolarmente stringente su diritti come il rimborso e le compensazioni. Anche molti passeggeri italiani si trovano coinvolti nella vicenda, tanto da spingere il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio a chiedere la massima tutela nei loro confronti, attivando in tal senso l’Enac.