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Scuola a settembre: da Lecco proposte didattiche e ipotesi in attesa delle disposizioni ministeriali

A causa dell’emergenza Coronavirus, gli ultimi tre mesi dell’anno scolastico si sono svolti attraverso la didattica a distanza (DAD) con lezioni telematiche su piattaforme online. Ma dopo la pausa estiva le scuole come si riorganizzeranno? In attesa di disposizioni ministeriali ufficiali l’ufficio scolastico territoriale di Lecco, insieme alle province, ha varato un documento con possibili proposte per ogni ordine e grado.

Ipotesi educative per la scuola dell’infanzia

L’ingresso a scuola sarebbe tutelato da accessi scaglionati e dal divieto per i genitori di accompagnare i figli all’interno dell’edificio. Il numero di bambini per ogni gruppo sarebbe ridotto e lo svolgimento delle attività coprirebbe unicamente l’arco della mattinata. Eventuale pasto andrebbe consumato in aule appositamente predisposte e, in mancanza di spazi adeguati, per utenti così piccoli si possono prevedere anche temporanee sospensioni delle attività.

Ipotesi di didattica per la scuola primaria

Per ogni gruppo classe, ridotto a circa la metà dei suoi componenti originari, sarebbero previste solo 4 ore di lezione mattutine, escludendo il servizio mensa. Ogni gruppo avrebbe a disposizione due docenti che lavorerebbero tre giorni ciascuno. La frammentazione delle classi richiederebbe il doppio delle aule e per questo gli istituti potrebbero ricorrere alla consulenza degli enti locali per l’individuazione di nuovi spazi utili alla didattica.

Ipotesi di didattica per le scuole secondarie di I grado

Si propongono orari di entrata e di uscita differenziati per evitare il sovraffollamento. Le lezioni avrebbero una durata di 45 minuti con la divisione della classe in due sottogruppi: il primo assiste alla lezione con il docente in presenza, mentre il secondo si sposta in un’altra aula e partecipa alla lezione da remoto, sorvegliato da un altro insegnante. I sottogruppi poi si scambierebbero per garantire a tutti l’equità dell’offerta didattica.

Essendo ridotta la durata delle lezioni l’intero corpo docente riuscirebbe a garantire l’intera copertura del tempo scuola. Le attività si svolgerebbero in mattinata e non è previsto un servizio mensa. Sarebbe invece fondamentale dotare le singole scuole di una connessione internet ad alta velocità.