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Un mare di debiti per i poveri di Assisi: la grande truffa ai Francescani

Grande shock nella congregazione dei frati francescani di Assisi, che si vedono ormai sull’orlo del tracollo finanziario a causa di alcuni investimenti su società non sicure. Per tale motivo la procura svizzera ha sequestrato ingenti depositi per molti milioni di euro appunto appartenenti ai francescani, in quanto sarebbero stati investiti in attività illecite, tra cui addirittura il racket di armi e droga.

La già delicata situazione economica dell’ordine sarebbe stata poi aggravata anche dell’ingente investimento per la ristrutturazione e riqualificazione dell’hotel “Il Cantico”. Molti sono i dubbi quindi in merito alla gestione e alle decisioni dell’ufficio dell’economato in cui sarebbero stati troppo rilevanti e pressanti i contributi di alcuni soggetti esterni e non appartenenti all’ordine dei frati francescani.

Queste ed altre sono state quindi le riflessioni contenute in una lettera indirizzata a tutti i frati per metterli al corrente della situazione. Per tale motivo si preannuncia un intervento della magistratura per accertare un’eventuale truffa ai danni dell’ordine del santo d’Assisi.

Dopo tali tristi eventi, l’ordine dei francescani è partito però subito all’attacco, sostituendo gli addetti all’ufficio economato oltre ad assumere un validissimo team di avvocati per la loro tutela ed il controllo stesso della situazione. E’ stato poi chiamato da Salerno, Pasquale Del Pezzo, un esperto di economia e delle questioni amministrative, a cui è stata data delega speciale per gli affari economici e per chiarire al meglio la situazione finanziaria.

Nel frattempo José Rodriguez Carballo e il cardinale Joao Braz de Aviz scrivono le nuove linee orientative per amministrare in modo più chiaro e trasparente i beni di proprietà della Chiesa e le diverse risorse.

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