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Violata la sicurezza del presidente Obama: i servizi segreti sotto accusa

Di fronte al presidente Obama si è presentata una situazione simile a quelle rappresentate nei film hollywoodiani: un contractor per la sicurezza armato di una pistola e con tre condanne per assalto e percosse era salito in ascensore con il presidente, quando Obama era ad Atlanta.

Questo lo scenario ricostruito dal Washington Post, che ha messo per l’ennesima volta sotto accusa i servizi segreti addetti alla sicurezza del presidente (che recentemente erano stati coinvolti in altri scandali come quello per le prostitute colombiane).

A pagarne le conseguenze sarà il capo della sicurezza Julia Pierson, che ha ammesso la sua colpa al Congresso dichiarando:

” Mi prendo tutte le responsabilità di ciò che è successo”.

Le scuse della Pierson però, difficilmente placheranno le ansie dell’opinione pubblica e della stampa, che hanno visto la sicurezza della residenza presidenziale violata per 16 volte nell’ultimo anno. In questo periodo di instabilità politica, infatti, l’America non si può permettere distrazioni e non può lasciare spazi di manovra ai progetti dell’Isis e delle altre organizzazioni terroristiche.

Il contractor, che si trovava a pochi metri da Obama, non solo era dotato di un’arma, ma aveva anche precedenti penali per rapina. Per arginare il fenomeno delle intrusioni, la Casa Bianca si doterà presto di nuove procedure di sicurezza.

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