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70 candeline per Pippi calzelunghe, anticonformista eroina di 3 generazione di bambini

Il tempo per lei sembra essersi fermato: alzi la mano chi direbbe che Pippilotta Viktualia Rullgardina Krusmynta Efraimsdotter Långstrump ha appena compiuto 70 primavere?!?

Se qualcuno pensa di non conoscere la persona in questione, forse è meglio chiamarla con il nome che l’ha resa famosa in Italia: Pippi Calzelunghe. Un personaggio unico, per cui diverse generazioni di bambini dovrebbero ringraziare la fantasia di Astrid Lindgren, la scrittrice svedese che nel 1944 diede vita ad un manoscritto realizzato per la figlia, avente come protagonista l’eroina più dispettosa della tv.
Pippi Calzelunghe si trasforma in un mito a partire dal 1945, quando quel manoscritto viene pubblicato in Patria, raccogliendo immediatamente il favore dei lettori, che vedono nel personaggio della Lindgren un carattere strampalato, eccentrico, irriverente: in poche parole senza precedenti. Uno spirito che, se per molti sembra incarnare il più autentico esempio di genuina indipendenza, con l’eroina scandinava insignita anche del merito di aver contribuito all’emancipazione femminile, assurgendo a protagonista in un mondo, sino allora, prevalentemente maschile e segnalandosi per la propria invidiabile impermeabilità a regole e convenzioni sociali, per altri, invece, fu un esempio da stigmatizzare. Con la giovane protagonista, secondo costoro, che propone un modello educativo da censurare: Pippi, infatti, manca di una famiglia propria, e complice la madre morta ed il padre pirata, non sembra riconoscere l’autorità genitoriale (e nessun altra, adirla tutta, tanto meno degli adulti), esaltando in tutto e per tutto uno spirito di ribellione fine a sè stesso  ed un’incoscienza pericolosa se emulata dai bambini

Comunque la si pensi, in poco tempo Pippi varca i confini svedesi, venendo tradotta in più di 50 lingue, guadagnandosi anche, a partire dal 1969, la trasposizione televisiva delle vicende della Lindgren. Sul piccolo schermo, ad interpretare la protagonista dei racconti amati dai più piccoli è Inger Nilsson, che con quelle trecce rosse e quelle lentiggini inconfondibili rende Pippi Calzelunghe un fenomeno globale ( famosissima anche in Asia dove viene chiamata Pippi Se Kaus Panjang in Indonesia o nota, con il non meno astruso Pippi Tat Dài, a milioni di bimbe vietnamite), capace di resistere alla prova del tempo, come testimoniano i milioni di bambini che ancora oggi restano incollati allo schermo quando ad essere trasmessa è la bambina più rivoluzionaria che la televisione ricordi.

Il successo di Pippi è planetario, e in occasione dei suoi 70 anni, proprio all’eroina impavida e indipendente, che nulla ha da invidiare all’universo maschile, sarà dedicato uno spazio alla Fiera del libro per ragazzi in programma a Bologna dal 30 Marzo al 2 Aprile.

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