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Addio alla regina della moda Franca Sozzani

Era stata insignita del prestigioso “Swarovski Award for Positive Change” del British Fashion Council, a Londra. Era apparsa elegante, dimagrita ma sempre affascinante. Aveva ricevuto uno dei premi più prestigiosi per chi lavora nel mondo della moda, perché lei ha veramente rivoluzionato quell’ambiente.

Franca Sozzani era una donna ricca, figlia dell’aristocrazia mantovana, approdata alla moda quasi inconsapevolmente, rispondendo ad un annuncio su un giornale di Condé Nast. Aveva 32 anni. Da allora non ha più abbandonato quel mondo. Nel 1988, a soli 38 anni, Franca diventa direttrice della rivista Vogue Italia. La rivoluzionerà totalmente. Sarà la prima a creare un numero con solo modelle di colore. Era il 2008, dovette ristamparlo per ben tre volte tanto ebbe successo.

Nel giugno del 2011 inserì nella copertina modelle curvy titolandola “Belle vere”, rivoluzionario in un mondo patinato di modelle anoressiche. Ma lei voleva sovvertire quello stesso ambiente in cui era perfettamente inserita: mise in copertina modelle andate in rehab accompagnate da articoli di approfondimento; fece interpretare a Linda Evangelista una maniaca della chirurgia plastica.

Franca Sozzani aveva uno sguardo critico e iconoclasta del mondo della moda, riusciva a cogliere gli aspetti più fragili di questa immensa macchina produttiva e di stile, stimolando i suoi lettori con una visione controcorrente. Spesso ha rischiato perfino di venire licenziata per questo. Ma era impossibile. Valentino, il celebre stilista, l’ha definita “l’editor più grande del mondo”. Lo è stata davvero. Il suo impegno però non si è limitato a quel campo: si è anche impegnata in prima persona in numerose opere di beneficenza. Infatti era presidente della Fondazione Istituto Europeo di Oncologia, per cui ha organizzato raccolte fondi e cene di beneficenza sontuose, come quella dello scorso dicembre che ha visto ospiti di eccellenza come Alberta Ferretti, Ellen Hidding, Stella Jean, Afef Jnifen. Grandi nomi, uniti oggi nel lutto.