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Amatrice, la transumanza patrimonio UNESCO

Amatrice, comune italiano in provincia di Rieti, devastato dal terremoto di tre anni or sono, affida la sua speranza di rinascita ad una programmazione territoriale capace di accogliere e consolare questa popolazione tragicamente colpita dalla furia della natura: la candidatura Unesco della transumanza.
Amatrice fa parte della comunità montana del Velino, nel cuore del Gran Sasso d’Italia, in Abruzzo.
Amatrice era un borgo rinomato e affascinante che, dopo la devastazione del terremoto, ha scelto di puntare caparbiamente su quelle che sono le grandi risorse del territorio.
La transumanza è uno di questi, un rito necessario, storico, culturale e folkloristico che permette ad Amatrice di candidarsi all’Unesco, come “madre” della transumanza, accompagnando tale richiesta con una serie di eventi, manifestazioni e visite che partiranno sin dal prossimo 13 luglio.
Una voglia di riscatto che passa attraverso pratiche millenarie, in un territorio che si espande dal versante adriatico e quello tirrenico e che vede, nella tradizionale transumanza, uno dei momenti più attesi nell’anno.
I pastori si spostano con responsabilità da una parte all’altra della montagna, seguendo quelli che sono i riti tramandati dai loro padri.
Tutto ciò sarà puntualmente descritto nella rievocazione storica prevista per i prossimi 21 e 22 settembre, giornate in cui sarà aperta anche la degustazione del tipico menù del pastore.
Trasformare un’attività, non certo facile, come quella della transumanza, in una sorta di cerimoniale che abbia il sapore di riscatto per una terra che non ha voluto arrendersi alla devastazione. Questa la volontà di Amatrice e dei suoi abitanti.
Folklore e cultura lavoreranno di pari passo.
Sarà dato ampio spazio alle visite guidate ai posti più interessanti e significativi che custodiscono tutto ciò che si è riusciti a mettere in salvo dopo il terremoto, come, ad esempio, arredi, sculture ed oggetti sacri conservati a Cittaducale.
Non mancheranno tanti momenti gastronomici offerti dai ristoranti di Amatrice.
Tante le occasioni che Amatrice metterà in campo e che vale la pena di godere.
La macchina organizzativa è partita per accogliere al meglio gli ospiti che vorranno stringersi attorno ad una comunità che non si arrende e che punta all’Unesco per confermarsi, nonostante tutto, “unica”.