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Champions League: catenaccio vincente dell’Atletico su una Juve spuntata, cronaca

La Juventus si presenta con un approccio propositivo e manovriero allo stadio “Calderon”. Nei primi dieci minuti è l’equilibrio tattico a farla da padrone, spezzato solo da un tiro dalla distanza di Marchisio che non impensierisce il portiere Moyà. I bianconeri – in un’insolita tenuta verde – cercano di eludere il pressing avversario con un giro palla che a volte pecca un po’ di precisione e soprattutto di velocità.

Le trame degli uomini di Allegri non trovano sbocchi perché l’Atletico attua un’efficace copertura degli spazi, affidandosi poi a ripartenze che però non creano pericoli a Buffon. La concentrazione delle due squadre è altissima e a farne le spese è lo spettacolo: nessun tiro in porta dopo venti minuti di gioco.
Il possesso palla bianconero infastidisce i tifosi “colchoneros” che fischiano sonoramente. La prima vera occasione del match nasce al 24′ da un disimpegno sbagliato di Vidal vicino all’area, che innesca Mandzukic ma sulla conclusione dell’attaccante dell’Atletico è reattivo il portiere azzurro che respinge. Al 32′ la Juventus risponde con Pogba che cerca il gol con un tiro a giro da fuori, pallone a lato. La partita, già scorbutica, diventa nervosa e le interruzioni sono numerose. Il primo tempo si conclude senza altri sussulti. Juve con buona personalità ma poco incisiva, Atletico percorso dalla solita elettricità ma anestetizzato dal possesso palla bianconero.

L’andazzo non cambia in apertura di ripresa e allora Simeone decide di cambiare le carte, togliendo il giovane Saul, che si è visto pochissimo, per lanciare il francese Griezmann. Brivido per un’indecisione di Moyà che blocca con fatica un pallone facile, ma Llorente non ne approfitta. La partita si accende: un minuto più tardi è l’Atletico a sfiorare il gol, anche se in maniera fortuita; palla vagante in area bianconera, Caceres devia di braccio verso la sua porta e Buffon deve intervenire col piede per allontanare. L’Atletico si fa aggressivo e costringe la Juventus nella propria metà campo, spegnendo sul nascere le ripartenze. Il palleggio permette però alla “Vecchia Signora” di allentare la morsa dei “cClchoneros”. A venti minuti dalla conclusione il possesso palla di Marchisio e compagni è superiore al 60%, ma mancano le occasioni da rete.
Al 72′ padroni di casa che sbloccano l’incontro con una fiammata: cross a scendere dalla destra di Juanfran e Arda Turan, sul secondo palo, anticipa di piede Lichtsteiner e porta gli Spagnoli sull’1-0. Allegri interviene subito per dare maggior peso offensivo alla squadra, toglie Caceres e inserisce Pereyra; cambia anche la veste tattica: si passa alla difesa a 4 con l’arretramento di Lichtsteiner ed Evra, con Pereyra largo a destra a centrocampo. Percussione di Lichtsteiner, palla in mezzo e Raul Garcia va ad un passo dall’autogol, colpendo il palo per anticipare gli attaccanti bianconeri.
All’82’ Juve a trazione ancora più offensiva: fuori Vidal, dentro Morata e attacco a tre punte. Simeone risponde richiamando Mandzukic per far posto a Mario Suarez, col chiaro intento di infoltire il centrocampo. A due minuti dal termine entrano Giovinco per Lichtsteiner e Siqueira per Arda Turan, ma non succede più nulla.

Gli episodi premiano l’Atletico, Juventus bene fino alla trequarti al cospetto dei vice-campioni d’Europa, ma assente in avanti.

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