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Coronavirus, la pandemia mondiale non rallenta

Continuano a crescere dappertutto i drammatici numeri della pandemia di coronavirus. Nel mondo sono ormai stati superati i 2,7 milioni di contagi con i decessi arrivati a 198.861 secondo i conteggi aggiornati della Johns Hopkins University. L’Università di Ricerca per eccellenza degli Stati Uniti specifica poi che, nelle ultime 24 ore, sono morte 3.176 persone negli USA portando così il totale del tragico bilancio a quasi cinquantamila decessi. Lo Stato di New York continua a mantenere il triste primato dei defunti: su 866.646 contagiati in tutti gli Stati Uniti, ben 147.000 sono stati riscontrati nei dintorni della Grande Mela. L’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità invita alla prudenza e raccomanda la gradualità nella ripresa per gli Stati più colpiti dall’emergenza Covid-19. Italia, Spagna, Francia e Regno Unito stanno per ripartire ma non bisogna sottovalutare i rischi di un’eventuale seconda ondata di infezioni. Grossi timori vengono espressi per l’espandersi del coronavirus nel continente africano. Nuovi casi scoperti in Cina, le autorità hanno dichiarato un aumento di 6 contagi, anche se non si placano le polemiche sui dati forniti da Pechino fin dall’inizio della pandemia. Le raccomandazioni sono sempre le stesse: distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione sono le uniche armi al momento disponibili contro la malattia, in attesa del vaccino. A livello mondiale aumenta sensibilmente la preoccupazione per le situazioni relative alle case di riposo per anziani e alle case di assistenza per malati lungodegenti, vista l’aggressività manifestata dovunque dal Covid-19 in quei luoghi.