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Coronavirus: nuovo modello autocertificazione, si va verso l’inasprimento delle sanzioni

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Dpcm relativo alle misure per contrastare la diffusione del Coronavirus, il numero uno della Polizia Franco Gabrielli ha inviato una circolare ai prefetti delle regioni italiane con la comunicazione delle modifiche apportate al modulo di autocertificazione che i cittadini sono obbligati a impiegare per dichiarare i propri spostamenti. Inoltre, secondo le ultime indiscrezioni, il Governo sarebbe intenzionato a inasprire le sanzioni per chi viene sorpreso dalle autorità a violare le disposizioni previste dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il nuovo modello di autocertificazione per gli spostamenti

Una delle principali novità contenute nel nuovo modello di autocertificazione per gli spostamenti è l’inclusione del domicilio, dopo che l’ultimo Decreto ha vietato gli spostamenti per il rientro presso l’immobile dove si ha il proprio domicilio. Un’altra modifica apportata nel modello di autocertificazione ha per oggetto la segnalazione del luogo da cui lo spostamento inizia e la destinazione finale. Se ad esempio si deve andare a fare la spesa, il cittadino è tenuto a riportare nell’autocertificazione sia il luogo di partenza (che corrisponde alla propria residenza o domicilio) sia il luogo dove si è diretti (via, comune e supermercato). Si ricorda, inoltre, che dopo la pubblicazione dell’ultimo Decreto è vietato anche il trasferimento da un Comune ad un altro. Il nuovo modello di autocertificazione per gli spostamenti è disponibile sul sito ufficiale del Ministero dell’Interno, all’interno della sezione speciale Coronavirus.

Verso l’inasprimento delle sanzioni

Una recente agenzia Ansa ha informato sul possibile inasprimento delle sanzioni per chi viola le regole indicate nel Decreto firmato da Giuseppe Conte. A questo proposito, la multa potrebbe aumentare fino a 2.000 euro (rispetto ai 206 euro previsti oggi). Alcuni quotidiani si spingono anche oltre, come ad esempio Il Sole 24 Ore, ipotizzando multe fino a 4.000 euro per chi viene sorpreso fuori casa senza un motivo valido.