AttualitàItalia

Il pangasio potrebbe scomparire da mense e supermercati: le acque in cui viene allevato sono inquinate

ADDIO AL PANGASIO IN ITALIA? – Dalle tavole degli italiani potrebbe presto scomparire una varietà ittica molto apprezzata, nonché discretamente economica, a causa della sua pericolosità per i consumatori: il pangasio, un pesce osseo d’acqua dolce che, di solito, proviene dal Sud-est asiatico, rischia seriamente di venire ritirato dai supermercati a causa delle condizioni non ideali in cui viene allevato.

Presente nei bacini del fiume Mekong, uno dei corsi d’acqua più importanti dell’Indocina e che attraversa Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam, il pangasio secondo alcune recenti indagini sarebbe allevato in acque caratterizzate oramai da livelli record di inquinamento: non è un caso che, in passato, lo stesso delta del fiume Mekong sia stato dichiarato tra i più inquinati del mondo, oltre che a rischio per la stessa fauna ittica lì presente.

LA PRESA DI POSIZIONE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE
Presto, dunque, anche il mercato italiano potrebbe adeguarsi a quanto accaduto in altri Paesi europei e bloccare l’importazione dei filetti di pangasio, di solito presenti non solo nel reparto pescheria dei supermercati ma anche molto utilizzato dai servizi di ristorazione collettiva e nelle mense.

A muoversi per primi sono stati i gruppi della grande distribuzione, a partire dall’Esselunga fino ad arrivare, più recentemente, alla Coop che ha deciso di escludere il pangasio dai suoi cosiddetti prodotti a marchio. Carrefour, invece, aveva preso una decisione simile in Belgio dopo aver esaurito l’ultimo stock, adducendo come motivazione non solo la possibile tossicità per il consumatore finale, ma anche il notevole impatto ambientale che questi allevamenti intensivi hanno sull’ecosistema locale.

Infine, non va dimenticato un altro aspetto correlato a questa scelta: lo stop dato all’importazione del pangasio potrebbe portare maggiori benefici alla commercializzazione del pesce azzurro proveniente dalle acque dall’Adriatico, come deciso dalla regione Emilia-Romagna per quanto riguarda il servizio nelle mense scolastiche.