Mondo

USA: inizia la costruzione del muro, ma verrà pagato dal Messico?

Lo aveva promesso e lo ha mantenuto. Inizia dalla costruzione del muro al confine con il Messico l’avventura presidenziale di Donald Trump. Ad alzare il livello della tensione, già molto forte su un tema molto delicato – negli Usa la popolazione di origine ispanica è ormai prevalente nel tessuto sociale – si aggiunge la pretesa da parte americana che il muro venga finanziato dal Messico. I difficili rapporti venutisi a creare nel corso di questi mesi hanno raggiunto ieri, dopo la firma del decreto che dà avvio ai lavori, livelli ai limiti di guardia.

Non si è fatta attendere ed è stata immediata la risposta del Presidente del Messico Pena Nieto, che in un infuocato discorso televisivo alla nazione, ha respinto con forza la pretesa che il muro venga pagato con soldi messicani.
D’altro canto, difficile che il neo eletto Presidente americano possa fare marcia indietro su un tema portante di tutta la sua campagna elettorale. Tra le soluzioni allo studio ci sarebbe la creazione di una tassa ad hoc sulle importazione delle merci messicane.

Difficile dire come evolverà la situazione. Le uniche certezze al momento si registrano sull’annullamento dell’incontro a Washington fra i due presidenti e l’allontanamento del Capo della polizia di frontiera con il Messico.
Il tema del muro sul confine poi, è stata l’occasione per Trump per ribadire che i confini statunitensi saranno molto più rigidi all’ingresso non solo per chi viene dal Messico, ma per tutti coloro che proverranno da aree considerate a rischio terrorismo. A farne le spese, ma solo per adesso, i profughi siriani, sul cui ingresso negli Usa Trump ha posto il suo veto.