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Il tifone di “Phanfone” mette in ginocchio Tokyo

Il tifone “Phanfone”, diciottesimo della stagione, ha colpito il Giappone causando danni ed una vittima, un soldato americano, di stanza nella base sull’isola di Okinawa. Altri due militari statunitensi risultano dispersi.

Le forti raffiche di vento che hanno accompagnato le piogge torrenziali, sono arrivate ad una velocità di 180 chilometri orari. L’arrivo del tifone ha provocato la cancellazione di circa 100 voli in programma nella zona ed anche l’interruzione del servizio dello “shinkansen”, il treno proiettile.

A Suzuka, dove si svolgeva il Gran Premio di Formula Uno, le piogge torrenziali legate al tifone, hanno causato prima il ritardo nell’inizio della gara e successivamente il gravissimo incidente nel quale è rimasto coinvolto il pilota della Marussia, Jules Bianchi, e la sospensione della gara stessa.

A causa della piena di un fiume, che rischiava di esondare, nella prefettura di Aichi, le autorità hanno fatto evacuare 4600 persone. Tra i vari problemi legati al tifone c’è anche la sospensione della ricerca dei 12 dispersi, dopo l’eruzione della settimana scorsa del vulcano Ontake, che ha causato anche 51 vittime.

In prima istanza “Phanfone” era stato catalogato dagli esperti di meteorologia nipponici come un “super-tifone”, poi il suo stato è divenuto quello di tifone, ma secondo i meteorologi riveste comunque una certa pericolosità. Ad Hamamatsu si sono avuti problemi legati al tifone, che hanno causato l’interruzione delle attività in varie fabbriche, comprese quella automobilistiche Nissan, Honda e Toyota, i cui stabilimenti si trovano nella zona.

Oltre ai tre militari, il morto ed i due dispersi, travolti da un’ondata mentre erano intenti a scattare della fotografie su una spiaggia dell’isola di Okinawa, non si hanno notizie anche di un terzo disperso, uno studente giapponese, che abita nella prefettura di Kanagawa, che si trova a sud della capitale. Sembra che al moneto dell’arrivo del tifone, lo studente fosse impegnato nel surf.

A Tokyo sono previste ulteriori piogge, ed alcune scuole sono state chiuse a scopo precauzionale, e per ridurre i disagi della popolazione. Il territorio del Giappone non è nuovo al passaggio dei tifoni, che in media sono 11 ogni anno. Nello scorso mese di agosto sull’arcipelago si era abbattuto “Halong“, che aveva causato la morte di 10 persone, mentre due erano i dispersi, ed una sessantina i feriti.

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