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India shock: uomo decapitato per propiziare la pioggia

Una notizia shock arriva dall’India ed è stata riportata dal Times; in un villaggio indiano che si trova vicino alla città di Gumla, ad una distanza di circa 450 chilometri da Calcutta, un uomo sarebbe stato decapitato durante un rito propiziatorio per la pioggia, che manca da tempo, mentre sta continuando ad impervsare una eccezionale ondata di caldo che ha fatto finora circa 2000 vittime.

La vittima è un disoccupato 55enne, Thepa Kharia, il cui corpo senza testa è stato ritrovato completamente immerso in una pozza di sangue, mentre la testa non è stata ritrovata e, a quanto sembra, sarebbe stata seppellita in un campo come parte di un rito propiziatorio per l’arrivo della pioggia. Il corpo dell’uomo è stato trovato all’interno della propria abitazione dalla Polizia, che era stata allertata dal fratello il quale aveva denunciato la sua scomparsa. Quello della decapitazione e del seppellimento della testa è un antico rito tribale, che nonostante sia abbastanza inusuale, e vietato dalle leggi indiane, viene eseguito ancora in qualche occasioni in varie parti dell’India. In questo caso, ad eseguire la decapitazione sarebbero stati dei seguaci di una setta chiamata Orkas“. Secondo la credenza popolare, questo rito serve a propiziare l’arrivo della pioggia ed abbondanti raccolti.

Tutta l’India è oggetto di una ondata di caldo eccezionale, che oltre a provocare un gran numero di morti, se ne stimano attualmente 2000, rischia di provocare grandissimi danni ai raccolti agricoli, fino a cancellare del tutto la produzione annuale. Da questo il ricorso ad un antico rito, che in molti avevano dimenticato e che ha provocato la morte del povero 55enne disoccupato. Le indagini da parte della polizia locale per individuare i responsabili della tragedia continuano.

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