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L’epidemia di Ebola è fuori controllo, gli USA inviano 3000 soldati

Sconfiggere il virus Ebola con l’invio di tremila soldati in Africa Occidentale. È questa la proposta del presidente americano Barack Obama, che ha parlato dell’epidemia di Ebola, dichiarandola chiaramente fuori controllo.

Le persone infettate dal virus dell’Ebola sono quasi 5000 ed il numero è in continuo aumento, mentre i morti hanno superato quota 2500. La strategia degli Usa, prevede non solo l’invio di 3000 soldati, con un costo per l’amministrazione americana di circa 750 miliardi di dollari in sei mesi, ma anche di medici e di infermieri, oltre ad operai ed ingegneri.

L’operazione, che si chiamerà “Operation United Assistance”, dovrebbe riuscire ad arginare l’epidemia, cercando di fermare ad alcune decine di migliaia le persone infettate. L’azione del governo americano andrà a coadiuvare lo sforzo ingente che i Paesi dell’area colpita dal virus, come Guinea, Sierra Leone, Liberia e Nigeria, stanno effettuando per arginare la minaccia, della quale ha parlato anche Bruce Aylward della OMS, sottolineando come una risposta “più veloce” possa dare i suoi frutti.

Dell’epidemia ha parlato anche David Nabarro dell’ONU, e pur riconoscendo che i Paesi colpiti stanno facendo il massimo, ha ammesso che è necessario un intervento congiunto per scagionare del tutto la minaccia rappresentata dall’Ebola.

I militari statunitensi che arriveranno nella regione, oltre al sostegno medico, forniranno anche quello logistico, con la costruzione di 17 cliniche nei Paesi interessati dalla diffusione del virus, ed incrementerà il numero dei posti letto in quelle esistenti, in modo da poter isolare i pazienti che hanno contratto l’Ebola.

Un altro punto importante del programma è la formazione di operatori sanitari locali, ne saranno addestrati circa 500 alla settimana, ed il coordinamento generale della situazione da una sede centrale che sarà stabilita nella capitale della Liberia, Monrovia.

Il direttore generale della OMS, Margaret Chan, ha affermato che la stessa OMS è messa a dura prova dall’epidemia, e con il passare dei giorni stanno emergendo alcune situazioni “disfunzionali”, che necessitano di correzioni. In effetti, in queste settimane, anche gli operatori sanitari, circa 300, sono stati contagiati dal virus, e circa 150 hanno perso la vita. Nello stesso tempo, ha sottolineato Chan, l’OMS si è mossa molto velocemente con gli esperti di vaccini e farmaci sperimentali, e quindi questo focolaio, potrebbe essere il primo affrontato con l’uso di questi elementi.

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