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La Corte Suprema indiana concede a Latorre una proroga di tre mesi per rimanere in Italia

Sono bastati venti minuti di dibattito davanti alla Corte Suprema indiana per decidere che il marò Massimiliano Latorre può prolungare la sua permanenza in Italia per sottoporsi a cure mediche. Il nuovo termine è stato fissato al 15 luglio. Nel corso del dibattito è stato riesaminato il caso dei due marò Latorre e Girone, con quest’ultimo che si trova ancora in India, e risiede presso l’ambasciata italiana. Per lui, a Pasqua c’è stata la possibilità di ricevere la visita dei familiari, moglie e figli, per festeggiare insieme la festività.

Le cure a cui si sottopone Massimiliano Latorre sono conseguenti ad un intervento al cuore eseguito nel mese di gennaio dello scorso anno. Il permesso precedente concesso al marò italiano era scaduto domenica, e se non fosse stata decisa la proroga avrebbe dovuto fare ritorno in India. Prima di questo prolungamento, la Corte Suprema ne aveva concesso un altro, della durata di tre mesi, con una decisione presa il 14 gennaio 2015. Nello stesso tempo la Corte Suprema ha auspicato che il processo contro i due fucilieri di marina possa iniziare rapidamente.

Il caso che vede coinvolti Latorre e Girone risale al 12 febbraio del 2012, data nella quale secondo l’accusa, i due marò avrebbero ucciso due pescatori indiani a bordo della loro barca, pescatori che furono scambiati per pirati, come tanti che circolavano in quei tratti di mare. Al momento dell’incidente i due marò si trovavano a bordo di una petroliera, la Enrica Lexie, che stava navigando in una zona che si trova al largo dello stato di Kerala.

E’ stata anche fissata una ulteriore udienza che si terrà alla fine del corrente mese, nella quale sarà presa la decisione se la NIA, l’antiterrorismo indiano, seguirà o meno il caso. Da parte della Corte Suprema c’è stata anche una sollecitazione alle due parti in causa, l’accusa e la difesa dei marò, a evitare il ricorso a tattiche dilatorie, e consentire pertanto l’inizio del processo a carico di Latorre e Girone.

La compagna di Latorre, Paola Moschetti, ha dichiarato di essere soddisfatta di questa decisione, in quanto consente al marò di continuare a ricevere le cure più appropriate nel nostro paese, avendo anche il sostegno importante della famiglia.
Nello stesso tempo, parlando dal punto di vista psicologico, la Moschetti ha chiarito che per poter essere definitivamente sollevati si aspetta anche il rientro in Italia di Salvatore Girone.

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