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La Nato dichiara di essere pronta allo schieramento di forze sul territorio turco.

Gli attacchi aerei russi in Siria, che secondo gli USA non sono rivolti contro i miliziani dell’Isis, ma contro i gruppi ribelli che si oppongono al regime di Assad, sono ancora al centro della polemica che riguarda il Medio Oriente. Nella polemica si è inserita anche la Nato, con il segretario generale Stoltenberg che ha criticato i raid e si è detto pronto a schierare le forze dell’Alleanza Atlantica in Turchia, qualora si rendesse necessario. Anche un’organizzazione non governativa statunitense ha portato delle accuse contro Mosca, sostenendo che nei raid aerei russi sono stati colpiti tre dei loro ospedali.

Da parte di Mosca sono arrivate immediatamente le repliche e si sostiene che i raid aerei hanno colpito pesantemente le postazioni dell’Isis, mettendole furti gioco. L’affermazione russa viene sostenuta anche da una dichiarazione di Ali Abdullah Ayyoub, tenente generale delle truppe di Assad, il quel ha aggiunto che l’esercito siriano ha, dal canto suo, sferrato una massiccia offensiva terrestre contro lo Stato islamico, nel tentativo di riappropriarsi di territori e città che erano stati conquistati dai miliziani dell’Isis.

Il territorio nel quale si combatte è l’altopiano di Ghab, e secondo Rami Abdulrahman, direttore “dell’Osservatorio siriano per i diritti umani”, le truppe dell’esercito di Assad stanno attaccando i ribelli con il lancio di missili terra-terra, con il supporto degli attacchi aerei portati dai jet russi.

A Bruxelles, prima della riunione dei ministri della Difesa dei paesi appartenenti alla Nato, il segretario generale Stoltenberg ha rimarcato l’escalation dei raid aerei russi, ritenendoli problematici e ribadendo che la Nato stessa è sempre pronta a schierarsi in difesa dei paesi membri, come la Turchia. Stoltenberg ha inoltre confermato la posizione dell’Alleanza, secondo la quale non può esserci una soluzione militare, ma si deve passare attraverso un passo indietro da parte di Assad, che deve lasciare il potere.

L’azione militare russa preoccupa anche la Gran Bretagna, che ha espresso la sua posizione attraverso le parole di Michael Fallon, il suo ministro delle Difesa. Fallon ha affermato che la Russia sta aggravando, con i suoi interventi, una situazione che già in partenza era molto seria, ed ha aggiunto che la Gran Bretagna chiederà esplicitamente a Mosca di cessare il suo appoggio all’attuale regime siriano e ad Assad.

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