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La Nuvola di Fuksas: ecco il Nuovo Centro Congressi di Roma

L’edilizia e le infrastrutture hanno sempre avuto notevole importanza a Roma negli ultimi anni. In questa ottica si inseriscono i tanti cantieri che sono stati allestiti col tempo nella città e che hanno permesso di ottenere utili servizi.

La Capitale potrà ora disporre anche del Nuovo Centro Congressi: si tratta di uno spazio di nuova generazione e che è stato interamente pensato per creare un centro importante per l’economia romana e non solo. L’inaugurazione è prevista per sabato 29 ottobre e si tratterà di un evento di fondamentale importanza per l’intera città che ha atteso la realizzazione di questa opera per anni.

Non sono mancate le polemiche vista la durata del cantiere: basti pensare che nel 1998 fu indetto il concorso per la realizzazione del centro congressi e la prima pietra fu posata a fine 2007. Un’opera pensata da Massimiliano Fuksas che ha dato vita ad un edificio moderno e composto di tre aree: la Nuvola, la Lama e la Teca. Il cantiere è durato ben 18 anni ed è costato quasi 240 milioni di euro: le aspettative sono alte così da poter creare un riferimento importante per la città di Roma.

Per quanto concerne le parti che compongono questo Nuovo Centro Congressi, la Teca è alto ben 39 metri: qui l’acciaio ed il vetro sono gli elementi principali che donano eleganza all’area. Ben 7800 metri quadrati interni che possono ospitare conferenze e congressi di vario tipo. In prossimità c’è la Nuvola, ovvero una struttura sospesa e che è la parte caratteristica di questo centro congressi di Roma. Qui c’è l’auditorium di 1800 posti che è ben collegato con la Teca attraverso delle scale mobili. La Lama invece è la parte indipendente del centro congressi in quanto qui si trova l’hotel che offre un’ampia scelta di stanze a coloro che vogliono fermarsi per un congresso.

Grande attenzione anche all’ambiente nella costruzione e anche nel funzionamento di alcune componenti della struttura: oltre all’uso di materiali non nocivi, il sistema di riscaldamento è basato su uno scambio geotermico con il lago artificiale che si trova nella vicina zona dell’Eur. Il tutto per regalare alla città di Roma una struttura moderna ed efficiente, col basso impatto ambientale.