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Normale di Pisa: studente turco minaccia l’Italia e gli Stati Uniti

Lo studente 25enne era all’Università da novembre dell’anno scorso e secondo gli inquirenti avrebbe minacciato di portare delle bombe nei pressi delle ambasciate facendosi esplodere davanti a tutti. Nelle numerose email rintracciate, infatti, si leggono parole di odio con intenzioni altamente terroristiche verso il paese italiano e americano.

Dopo aver perquisito a fondo la sua casa di via Volturno, la DIGOS ha trovato prove schiaccianti delle sue intenzioni sul suo cellulare e sul tablet che ha utilizzato per inviare email alle ambasciate e ad altri istituti governativi.

Così è scattato subito l’ordine di rimpatriare il giovane e successivamente è stata avvertito il rettore della Normale di Pisa dove il giovane avrebbe dovuto conseguire il dottorato.

Il direttore della Normale di Pisa racconta che Furkan si è meritato il posto nell’istituto dopo un approfondito esame al suo curriculum, dopo aver costatato la sua preparazione in fisica dei buchi neri e dopo aver fatto un colloquio conoscitivo che lo ha ritenuto idoneo a proseguire gli studi in Italia. Il rettore Fabio Beltram continua dicendo che conosceva dove il giovane alloggiava, ma non controlla altre informazioni personali come blog o siti rispettando la privacy dei propri allievi, la libertà di parola e di espressione.

L’Istituto, inoltre, dichiara che i posti che mette a disposizione degli studenti sono aperti a tutti coloro che se li meritano indipendentemente dal Paese da cui provengono.

Augusto Sagnotti, professore di fisica afferma che lo studente turco era molto preparato in questo campo, ma che si sono visti solo una volta anche se non condivideva la scelta del ragazzo di frequentare solo tre corsi invece che quattro come richiedeva lui.

Il ragazzo era poco conosciuto anche nei dintorni del centro storico, luogo dove condivideva l’appartamento con un altro studente. Non era un tipo che parlava molto e non aveva stretto molte amicizie per cui è ancora da chiarire se qualcuno era a conoscenza delle sue intenzioni terroristiche.

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