Curiosità

Più forti della morte, gli scheletri che si tengono per mano da 700 anni

Un amore che dura da 700 anni: gli scheletri di un uomo e di una donna sepolti intorno al 14 secolo si tengono ancora per mano.

Sono stati ritrovati nella contea di Leicestershire in Inghilterra, uniti simbolicamente nell’ultimo passo della loro vita. Fonti storiche di un antico testamento del 1532 menzionavano la perduta Cappella di San Morrel, posta in un luogo di pellegrinaggio di Hallaton del quattordicesimo secolo. John Morrison, storico del luogo, in base a tracce raccolte dalla sua ricerca storica, ha studiato in collaborazione con un gruppo di geofisici la morfologia del terreno per individuare l’area in cui intraprendere gli scavi per portare alla luce questa costruzione.
Grazie al lavoro di volontari che hanno scavato per due settimane all’anno sulla cima di un edificio romano, per un totale di quattro anni, è emerso un piccolo luogo di sepoltura, tra i cui corpi spiccava questa coppia. Vicky Score archeologo dell’Università di Leicester, ha dichiarato al MailOnline che ora ci sarà da chiarire il perchè siano stati sepolti in questa Chiesa e non ad esempio nella chiesa principale di Hallaton. La sepoltura in chiese secondarie – spiega Score – era spesso riservata a criminali, stranieri e persone malate.
Gli scheletri dei due amati giacevano insieme ad altri nove corpi dello stesso periodo.

Tra le particolarità, uno di essi aveva un forte segno di violenza sul cranio: molto probabilmente fu ucciso da un colpo mortale di ascia , forse durante un combattimento; un altro scheletro aveva, invece, le gambe sollevate, fatto dovuto presumibilmente ad una malattia.
Si dovranno ora ricostruire delle scene storiche sulla base dei reperti ritrovati: alcune monete inglesi d’argento databili tra l’Undicesimo e il Quindicesimo secolo, pavimenti in ceramica, opere in muratura, finestre in piombo che costituivano la struttura della Chiesetta. E mentre si farà chiarezza circa le motivazioni della loro sepoltura nella cappella, questa coppia senza nomi, dimenticati nei secoli di altra vita, continuerà a riposare congiunta in quell’ultimo gesto d’amore e di coraggio. Per sempre.

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